La Lazio chiude la sua stagione come - forse - peggio non si poteva e dice addio alla qualificazione alle competizioni europee dopo otto anni. Il Lecce di Giampaolo passa grazie al gol in allungo di Coulibaly e condanna i biancocelesti a una sconfitta pesante e a un epilogo amaro, triste. Dopo una stagione folle, caratterizzata da un'alternanza di alti e bassi da far girare la testa, i capitolini raccolgono un settimo posto che definire 'deludente' è un eufemismo. Un risultato che potrebbe portare strascichi pesanti in casa Lazio, dove quasi nessuno ha il futuro assicurato.
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Lazio, situazione paradossale: futuro tutto da scrivere, ma c’è una certezza
La Lazio chiude la sua stagione con una sconfitta all'Olimpico: il futuro è tutto da scrivere, ma tra i tanti biancocelesti c'è una certezza
Tutti, tranne uno. Già, perché la lista dei partenti dopo la delusione della mancata qualificazione alla Conference League è già lunga e senza gli incassi di una competizione europea potrebbe essere destinata ad allungarsi: potrebbero quindi essere necessarie almeno due cessioni tra Rovella, Guendouzi, Gila, Nuno Tavares, Castellanos e Isaksen. In uscita ecco invece Provedel, Tchaouna, Vecino, Pellegrini e Hysaj, in bilico poi Romagnoli, Marusic e Lazzari. Il paradosso? Pedro, classe 1987 e ancora in stato di forma invidiabile, sembra, di fatto, l'unica certezza per il futuro dalle parti di Formello. E un eventuale rinnovo per il canario deve essere ancora formalizzato.
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