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Lazio, centrocampo galeotto: questa volta il reparto beffa la squadra

Milinkovic-Savic
Una prestazione opaca dell'intero undici ma questa volta il centrocampo, con due errori dei singoli, spiana la strada al successo bianconero

redazionecittaceleste

Stanca, senza idee, tradita questa volta dai proprio errori. La Lazio chiude il 2022 con una sconfitta rotonda per 3-0 contro una Juventus rilanciata in campionato. Niente drammi ma comunque una serie di riflessioni sopratutto in meritato a una rosa sì allargata ma forse non ancora completa. Mai come nella partita di ieri l'assenza di pilastri quali Lazzari, Zaccagni e ovviamente Immobile si è fatta sentire. Negli ultimi 20 metri questa volta Felipe Anderson ha trovato non poche difficoltà nell'attaccare la profondità concessa. Il risultato, sebbene rotondo, non descrive al meglio una partita nella quale la Lazio fino al primo gol di Kean ha tenuto bene il campo crescendo esponenzialmente. Inutile ora fare processi a una squadra che in questa prima parte di stagione ha senz'altro superato le aspettative. Va comunque sottolineato come ieri il centrocampo non sia stato quel reparto solido visto finora.

Toma Basic

Due gol dei tre della Juventus nascono da errori dei singoli dettati inevitabilmente dalla stanchezza. Il primo gol di Kean nasce da un errore di valutazione fatto da Milinkovic, forse già e comprensibilmente proiettato al Mondiale, che si fa scippare il pallone da un attento Rabiot. Rientrati dagli spogliatoi il copione non cambia e al 54° Cataldi cade nel contrasto con Milik aprendo la strada al secondo gol ancora di Kean. Cataldi, redarguito da Casale che dopo la rete bianconera è andato dal centrocampista sottolineando come gli avesse chiamato l'uomo tre volte, sbaglia forse la sua prima gara stagionale. Nessun dito puntato, nessuna ricerca di un colpevole ma l'evidenza di errori figli di una stanchezza inevitabile in un campionato articolato da un calendario folle.