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Lazio, duello con Dovbyk e ricerca del clean sheet: missione per Gila

Gila
Il difensore spagnolo classe 2000 ha annullato Retegui una settimana fa, ora cerca il bis ai danni di Dovbyk per vincere la stracittadina
Stefania Palminteri Redattore 

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Il settimo derby della Capitale in biancoceleste. Ne ha vinti tre di sei Gila, tutti però vissuti dalla panchina. Un altro, sempre da riserva, lo ha pareggiato. Ironia della sorte, le uniche due stracittadine in cui ha giocato la Lazio le ha perse. Nel derby firmato Mancini del 6 aprile di un anno fa fu uno degli unici biancocelesti a non mollare, in quello del 5 gennaio vinto dalla Roma per 2-0 riuscì a contenere Dovbyk soltanto nella seconda frazione, a risultato ormai acquisito.

Una settimana fa ha annullato Retegui e compagni nel corso di una vera e propria masterclass difensiva, oggi cerca il bis in campionato. Servirà la miglior versione del centrale spagnolo classe 2000 per superare il centravanti giallorosso e vincere il derby della Capitale, finalmente da titolare. Classe e qualità difensive, queste le qualità di Gila che hanno portato tanti club europei di rilievo a interessarsi all'ex Real Madrid Castilla.

Da tempo si vocifera che i blancos siano sulle sue tracce, già forti di una clausola sulla futura rivendita pari al 50% della cifra eventualmente pattuita. Quindi ecco anche PSG, Bayern Monaco Manchester CityBaroni è conscio di avere un difensore di straordinario talento per le mani, ora gli chiede un'altra prestazione di livello assoluto per assicurarsi una vittoria importante in quella che, insieme alla gara di ritorno contro il Bodo/Glimt, è oggi facilmente considerabile come la partita più importante della stagione della Lazio.

Serve dimostrare quanto fatto nell'ultimo anno e mezzo di orologio, dall'anonimo arrivo nella Capitale fino a oggi la sua parabola in biancoceleste ha preso una traiettoria molto arquata: dava l'impressione di essere un oggetto misterioso sotto la guida di Sarri, fu costretto a rivolgersi a uno psicologo per curare il malessere dovuto al mancato impiego. Il tempo gli ha dato ragione, lo stesso Sarri anche. E stasera servirà un'altra prova da urlo per confermarsi come uno dei centrali più interessanti del panorama calcistico internazionale.