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Lazio, Giordano: “Problemi in attacco? Cambierei modulo. Ma non discuto Sarri”
Intervenuto ai microfoni de Il Messaggero, Bruno Giordano è tornato a parlare di Lazio. L'ex attaccante biancoceleste si è soffermato sui problemi e le caratteristiche del reparto offensivo dei capitolini guidati da Sarri. Queste le sue parole:
Lei è pronto a discutere Sarri?
"No, assolutamente. Dico che la coperta è sempre corta: Mau privilegia l'organizzazione difensiva, e infatti arrivano i clean sheet, e penalizza quella offensiva. Il conto lo paga il Taty, che non è certo un mostro dell'area di rigore".
Solo 4 gol in 45 partite con il tecnico toscano, 14 con Baroni in una stagione, quella precedente.
"I numeri dicono sempre la verità e in questo caso denotano le due filosofie diverse degli allenatori. La Lazio nella stagione scorsa ha perso tante partite, ma riusciva a segnare con una continuità molto elevata. Adesso è difficile batterla perché difende molto meglio".
Sarri dice: quando uno è centravanti vero, i gol li segna con qualsiasi allenatore.
"Vero, ma noi eravamo abituati nell'ultimo decennio a fenomeni come Klose e, soprattutto, Immobile. Impossibile paragonare Dia e Castellanos a loro, sarebbe irriverente".
E quindi che cosa farebbe uno come Giordano?
"Forse ripenserei al modulo di gioco e lo accosterei molto a quello che utilizzava Baroni. Magari con qualche correzione, dal 4-2-3-1 è facile passare al 4-4-2. La Lazio di oggi è quella che era stata costruita per il precedente allenatore. Sarri non ha potuto modificarlo per lo stop al mercato".
Si spieghi meglio, per favore.
"Castellanos e Dia giocando insieme hanno reso in modo più che sufficiente. Mi sembra che in coppia abbiano superato quota 25 gol, mica sono pochi. Adesso l'argentino e l'ex Salernitana non sono adatti per giocare nel 4-3-3 perché il centravanti deve combattere da solo".
Quindi lei proverebbe a rimetterli in coppia?
"Certo che sì: i difensori avversari dovrebbero occuparsi di due attaccanti invece che del solo Castel-lanos, spesso stritolato nella morsa di due centrali. Con Dia alle spalle, o al suo fianco, sarebbe tutto diverso"
Per lei Castellanos che attaccante è?
"Ho solo una certezza: non si tratta del bomber che si inventa il gol da solo. Quelli tipo Higuain, Ronaldo e Immobile, se vogliamo citare i centravanti di Sarri nel passato. Il Taty spesso va incontro al pallone e non cerca la profondità, un atteggiamento che si paga in аrеа".
Quale potrebbe essere l'attaccante ideale per cambiare marcia?
"Sarebbe stato Simeone, che il Napoli aveva messo in vendita. Ma la Lazio non poteva fare mercato e così non ha potuto nemmeno cercare di cambiare. Chissà se lo farà a gennaio, penso che dipenda tutto dalla decisione della Figc sui conti della società".
Sarri ha chiesto Raspadori.
"Che io stimo tantissimo ma che, ne sono certo, farebbe la fine di Castellanos e Dia. Anche all'ex napoletano piace giocare alle spalle del centravanti, in una posizione defilata. Non segnerebbe molto considerando il modulo di gioco attuale della Lazio".
Ma Sarri non cambia mai le sue idee tattiche.
"E infatti la Lazio andrà avanti così, cercando di migliorare il suo prodotto offensivo. I ritorni di Zaccagni e Isaksen daranno comunque qualcosa in più nella costruzione del gioco. Trovare un altro Immobile mi sembra proprio impossibile e allora la squadra dovrà continuare con Castellanos, Dia e Noslin, che mi sembra stia dando qualche segnale positivo. Ma nemmeno lui, come dice Sarri, mi sembra un centravanti d'area".
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