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Lazio, girone di ritorno da incubo: ecco il confronto con la prima metà

Gila
La sconfitta incassata dal Bologna ha tirato fuori vari limiti della rosa. Nel girone di ritorno della Lazio si è inceppato l'ingranaggio
Stefania Palminteri Redattore 

Ad inizio campionato la Lazio aveva stupito davvero chiunque. Continui cambi da una partita all'altra, mai punti di riferimento, livello atletico strepitoso e una macchina da gol. La difesa era il punto debole, ma l'impegno offensivo costante (e stancante) copriva il difetto.

Ora, tuttavia, anche a causa delle tante trasferte consecutive e delle 7 partite in 22 giorni, ciò non si è più visto. Bisogna, però, dire che la Lazio di Baroni ha smesso di essere brillante da fine dicembre/inizio gennaio. Quando è finita la splendida forma atletica il macchinario si è inceppato? 

Fino alla quindicesima giornata la squadra di Baroni viaggiava a un ritmo elevato: 31 punti conquistati, con 2 punti di media a incontro. Nelle 14 partite successive ne sono arrivati appena 20. Più in generale, nel girone di ritorno del campionato è peggiorato tutto: nelle prime quindici ben trenta gol, solo venti nelle 14 successive, nonostante il nuovo Isaksen.

E ancora peggiore è la situazione difensiva: 17 reti incassate nella prima metà, già 24 nella seconda: una dato terrificante. La difesa è disastrosa: i 41 gol subiti fino a questo punto sono più di quelli che la Lazio aveva concesso in tutto il campionato 2022-23 e in quello 2023-24.

I biancocelesti hanno la dodicesima difesa del campionato, con un solo gol in meno del Venezia, penultimo in Serie A. Al rientro il calendario metterà subito sotto esame i ragazzi di Baroni: Torino, Atalanta, Bodo Glimt, Roma e di nuovo i norvegesi. Il mister fiorentino dovrà riflettere per non mandare in fumo un'ottima e, imprevedibile, stagione.