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Lazio, i gol arrivano dalle fasce. E ora il centravanti è un rebus
Sarri fa i conti con i problemi in avanti della sua Lazio, a caccia di una soluzione che possa risolvere la sterilità offensiva dei biancocelesti. La squadra è in evidente crescita nella produzione offensiva dopo un avvio di stagione singhiozzante. Contro il Bologna i capitolini hanno concluso verso la porta diciassette volte, addirittura nove in porta. Meglio, in questo campionato, la Lazio non aveva mai fatto. Eppure resiste la necessità di sbloccare lo stallo in attacco e trovare la via della rete con maggiore continuità.
Il ruolo del centravanti resta un rebus. Castellanos ha trovato appena due gol in stagione, contro il Genoa a Marassi a settembre scorso. Paradossalmente meglio sia di Dia che di Noslin: il senegalese, in partenza per la Coppa d'Africa, è stato il più impiegato dei tre attaccanti biancocelesti - complice il lungo stop del Taty - senza, però, trovare più di un gol - contro il Verona-. Per l'olandese, invece, pochissime chance e tanta voglia di mettersi in mostra: ha chiuso la pratica contro il Lecce e spera di trovare più spazio nelle prossime settimane.
I gol, per fortuna di Sarri, arrivano comunque, soprattutto dalle fasce. Zaccagni ha ritrovato una forma invidiabile e si sta caricando la Lazio sulle spalle da capitano. Quattro, i centri stagionali dell'ex Verona. A tre è arrivato anche Cancellieri, anche lui in grande crescita prima dello stop occorso a Bergamo contro l'Atalanta. Anche Isaksen ha trovato due reti: ora Sarri deve fare affidamento sui suoi esterni offensivi per riproiettare la sua Lazio in avanti.
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