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Lazio, nessun rimedio al mal di gol: i numeri offensivi restano da horror

Immobile
La Lazio continua a convivere con le difficoltà realizzative: i numeri dei biancocelesti in attacco evidenziano i problemi a concretizzare
Edoardo Benedetti Redattore 

La costante di inizio stagione è un serio problema. La Lazio convive da mesi con i problemi offensivi e risulta spuntata e impallata. Le ultime due gare con zero gol fatti (contro Milan e Bayern) ne sono una conferma. Riduttivo prendersela con Immobile per l'occasione sprecata in Baviera, in cui la Lazio ha tentato cinque conclusioni, nessuna nello specchio. Delle 12 effettuate contro il Milan, soltanto tre hanno centrato la porta di Maignan senza mandare mai in difficoltà il francese.

Immobile è l'unico a provarci concretamente ma gli sta mancando il supporto, soprattutto degli esterni offensivi. Zaccagni e Felipe Anderson (7 reti in due) non stanno rendendo come la passata stagione. E il calo è tutto nei numeri: la Lazio è ultima in Serie A sia per le conclusioni all'attivo (290) che per le azioni che portano al tiro (496). Appena 32 gol segnati per una percentuale realizzativa pari all'11%. Addirittura il calciatore biancoceleste che ci ha provato di più è Luis Alberto (40) anche davanti a Immobile con 35. Il capitano sta facendo fatica a fare tanto lavoro di raccordo e attaccando meno la profondità, il suo forte. Ecco perché Sarri aveva applicato un correttivo: baricentro più basso e ricerca offensiva più verticale. Accorgimenti tattici che però non hanno ancora curato i problemi offensivi della squadra.

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