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Lazio, il caso con il governo francese scatena le reazioni della politica

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Arrivano le prime risposte da parte di alcuni esponenti politici italiani dopo la discutibile decisione del Ministro degli Interni francese

redazionecittaceleste

Le ripercussioni dopo l’ordinanza di ieri del Ministro dell’Interno francese rischiano di essere molteplici e poco piacevoli. La scelta di vietare l’accesso in Francia ai tifosi della Lazio tra mercoledì e giovedì rappresenta il presupposto per un vero e proprio incidente diplomatico. Dopo la durissima nota della società, infatti, sono arrivate anche le prima parole di alcuni esponenti della politica italiana. Così, su Facebook, Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida.

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La nota di Meloni

Fratelli d'Italia chiede al Governo di attivarsi immediatamente per impedire l'immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell'Interno francese che vieta l'ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre.Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente: in occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l'accesso allo stadio o alla città che ospita la partita ma arriva addirittura a negare l'accesso su suolo francese "dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali” non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra. Ci aspettiamo dal Presidente del Consiglio Draghi e dal governo italiano una presa di posizione netta su un provvedimento che va contro tutte le leggi internazionali sulla libera circolazione delle persone”.

La nota di Lollobrigida

È inaccettabile l’ordinanza del ministero dell’Interno francese che vieta ai tifosi della Lazio e a chi si presenta come tale, non solo l’accesso allo stadio Velodrome di Marsiglia, ma anche l’ingresso in Francia dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali. Un trattamento da riservare ai terroristi, che stride con una partita di calcio e lede l’immagine della Capitale d’Italia e dei suoi cittadini. Fratelli d'Italia chiede al Governo di attivarsi immediatamente per impedire questa immotivata discriminazione.”.