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Lazio, Gregucci: “Che ricordi con il Genoa. Vi racconto l’anno della promozione in A”

L'ex difensore della Lazio, Angelo Gregucci. ha ricordato il periodo in cui le sfide con il Genoa valevano la promozione in Serie A

redazionecittaceleste

Durante la vigilia di campionato che vedrà affrontarsi Lazio e Genoa, i microfoni ufficiali del club biancoceleste hanno recuperato il pensiero di Angelo Gregucci. L'ex difensore della prima squadra della Capitale ha ricordato un'importantissima sfida tra i capitolini e i liguri di qualche anno fa. Era il 1988 e la sua rete è considerata ancora oggi di vitale importanza per il ritorno in Serie A della Lazio:

La gioia del goal

"Quel goal fu vitale per la promozione, mancavano poche giornate alla fine del campionato. Venivamo dalla sfortunata sconfitta di Trieste e dovevamo assolutamente vincere contro il Genoa. C'erano partite che erano spartiacque, andavo vinte e prescindere dall'avversario affrontato. Affrontai, quasi disperatamente, la difesa per cercare fortuna in avanti. A quei tempo non c'era il recupero ma solo l'orologio sullo schermo dell'Olimpico. Battezzai il cross e segnai di testa. Solitamente ero abituato a saltare sulle palle da fermo, in quell'0ccasione invece feci un movimento per colpire la palla in tuffo. Quel goal, quella promozione, avviò una nuova epopea nell'era biancoceleste".

una nuova Lazio

Ero un giovane calciatore, venivo dalla Serie C ed ho toccato con mano il periodo più buio nella storia della Lazio. Ci salvammo l'anno prima, quello dei -9, dalla retrocessione in C. La stagione successiva non fu facile conquistare la promozione, come abbiamo poi fatto. Da lì, il mio percorso è stato pieno di luce, ho portato per mano quella squadra al sole. Dell'era di Calleri e di quella di Cragnotti ci fu una rinascita verso il vertice, come quella che c'è stata con Lotito dopo un periodo difficile. Andai via nel 1993, lo scudetto arrivò nel 2000 ma già ai miei tempi si stava costruendo qualcosa di importante. Ho avuto poi la fortuna di conoscere personaggi incredibili, ne dico uno per riassumere tutti: Bob Lovati. Lui sapeva raccontarmi tutta la storia del club, era affascinante sentirlo parlare".