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Gregucci: “Il futuro dipende da Milinkovic: può sposare a vita la Lazio”

Angelo Gregucci
L'ex difensore biancoceleste è intervenuti ai microfoni della radio ufficiale nel giorno del suo compleanno parlando di futuro e prospettive

redazionecittaceleste

I microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste hanno intercettato, nel giorno del suo compleanno, l’ex difensore dellaLazioAngelo Adamo Gregucci. Queste le sue parole. “Credo che questo sia stato un anno molto positivo. C’erano difficoltà a causa del cambio di sistema calcistico, ma la classifica finale della Lazio non è stata male. Mi sarei aspettato di più in Europa, si poteva far meglio. Ora servirà un mercato strutturale, bisogna cambiare la spina dorsale della squadra. Non si dovrà sbagliare e tutto passerà da Milinkovic. A seconda del fatto che lui rimanga o meno, cambierà ovviamente il mercato. Con una proposta da 80 milioni di euro ci si può pensare, altrimenti no. Lui probabilmente però è alla sua ultima occasione per fare un grande salto, altrimenti può sposare a vita il progetto Lazio.

Milinkovic

Milinkovic e Luis Alberto erano più dentro al campo con Inzaghi per lasciar spazio sulle fasce. Ora con Sarri le coperture in fascia sono due, bisogna scivolare con le ali sugli esterni e questo ha tolto lucidità soprattutto a Luis Alberto. Ma credo che a prescindere dai moduli possano entrambi giocare un calcio di qualità. All’inizio della passata stagione si pensava che non sarebbero stati mesi facili, ora i calciatori hanno imparato lo spirito tattico e i nuovi innesti saranno funzionali. Rispetto allo scorso anno la situazione è migliore, la Lazio è ai piani alti già da qualche stagione. Ha calciatori importanti, è riuscita in passato a raccogliere quello che la Juventus lasciava per strada durante il proprio dominio.

Per quanto riguarda la Nazionale, se il restyling passerà dai giovani ci sarà la difficoltà della poca esperienza in Europa. È uno step fondamentale per poter crescere davvero. Scamacca, Raspdori, Gnonto sono l’esempio: oggi giocano in squadre che non disputano competizioni internazionali. Non ci sono più i blocchi dalle big come in passato, il lavoro di Mancini non sarà affatto facile visto da cosa veniamo.