Non sarà una gara qualunque per il prezioso tandem Guendouzi-Rovella. È il duo simbolo del gioco di Baroni. Corsa, grinta e qualità al servizio della Lazio. E pensare che Tudor, la scorsa estate, ci avrebbe rinunciato e volentieri. Anzi, lo aveva sostanzialmente fatto: nella bozza di rivoluzione ideata dal croato in biancoceleste, proprio nel momento in cui cercava la riconferma dopo il subentro a Sarri, né il francese - con cui già aveva avuto grosse incomprensioni ai tempi del Marsiglia - né l'ex Juventus e Monza erano considerati arruolabili alla causa nell'immediato futuro.
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Lazio, Guendouzi-Rovella: la coppia d’oro di Baroni che ha sbugiardato Tudor
L'attuale tecnico della Juventus, se non altro, è stato smentito con i fatti. A partire dall'arrivo di Baroni sulla panchina biancoceleste. Tra le basi poggiate per la ricostruzione, due solidi mattoni - che oggi sembrano un assoluto tutt'uno - per ripartire dopo un'estate turbolenta. È riuscita a farlo, la Lazio, anche e soprattutto grazie a questa splendida diga. Un tandem completo e complementare: Guendouzi ringhia e corre a perdifiato, Rovella non fa mancare le dovute rincorse e illumina la manovra con la sua gestione del ritmo della circolazione del pallone. Sulla sponda biancoceleste del Tevere non ci sono dubbi: Guendouzi e Rovella costituiscono un patrimonio inestimabile per la Lazio.
Tudor cercava almeno sei nuovi titolari, un numero sproporzionato nonostante un'annata non particolarmente positiva. Sì, qualche variazione andava certamente apportata. Ma la sensazione che ha pervaso l'ambiente Lazio è che, al netto di una personalità strabordante, Tudor si fosse seduto sulle sue convinzioni. È vero, come detto, che con Guendouzi non c'è mai stato un rapporto idilliaco dai tempi del Marsiglia. Ma la gestione di Rovella dopo i problemi di pubalgia che lo hanno tormentato al suo primo anno nella Capitale avevano gettato ulteriori ombre in una fase di rottura in tutto l'ambiente.
A inizio giugno, quindi, le dimissioni. Tudor aveva puntato forte su Kamada - passato al Crystal Palace senza esercitare l'opzione di rinnovo presente nel contratto - e su Vecino, scontentando quindi i già citati Guendouzi e Rovella oltre a Cataldi. La Lazio non ha proseguito la strada intrapresa con l'attuale tecnico della Juventus a ragion veduta. Il campo ha operato doverosamente il suo ruolo da giudice e Guendouzi e Rovella hanno fatto stropicciare gli occhi agli addetti ai lavori con una stagione complessivamente clamorosa. Merita un palcoscenico di rilievo questa coppia: serve battere proprio il Tudor scettico e la Juventus per provare l'aggancio alla Champions League nelle ultime curve.
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