In un'intervista rilasciata ai microfoni di Chiamarsi BomberHernanes ha voluto raccontare a 360 gradi la sua avventura vestita con la maglia della Lazio, dal suo arrivo alla Capitale al trasferimento all'Inter. Di seguito le sue dichiarazioni:
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Lazio, Hernanes: “Tare è venuto in Brasile per intavolare la trattativa. Lotito è…”
"Passaggio alla Lazio? Tare è venuto in Brasile per intavolare la trattativa e quello fu il mio primo contatto con la Lazio. Fin da subito c'è stata intesa tra noi e, quando sono arrivato a Roma, mi sono sentito a casa. L'approccio è stato molto positivo, credevo che non mi conoscesse nessuno ma, fin dall'inizio, sono stato accolto con grande calore dai tifosi. La gente mi salutava per le strade chiamandomi "Profeta" e mi sono sentito subito parte di quell'ambiente.
Lotito?Lotito è una persona molto intelligente. Sembra che viva un po' nel suo mondo ma in lui ho trovato sincerità, saggezza, capacità imprenditoriale e competenza calcistica. È un personaggio molto particolare, è divertente e mi faceva sempre ridere. Lo adoro.
Derby vinto il 26 maggio 2013?Ho vissuto quella partita con molta tensione: c'era la paura di perdere ma sapevo che se avessimo vinto saremmo entrati nella storia e nel cuore dei tifosi. La settimana prima ci siamo allenati a Norcia, lontani da tutti, e questo ha rafforzato la concentrazione e l'adrenalina in vista del match. La vittoria della Coppa Italia nel derby è stata una gioia incredibile e, ancora oggi, i tifosi ricordano quel momento e ci ringraziano a distanza di dodici anni: è stato un momento storico.
Passaggio all'Inter?A Roma sono stato benissimo, mi sono sempre sentito a casa e il cuore non voleva lasciare la Lazio. La testa, però, mi diceva che era il momento di provare altre esperienze. Ero molto combattuto, ma avevo degli obiettivi in testa e ho accettato quella proposta per mettermi in gioco e provare a raggiungerli".
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