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Lazio, Ianni: “L’obiettivo deve essere migliorarsi anche nelle coppe”

Marco Ianni
In archivio la seduta mattutina di questo quattordicesimo giorno di ritiro. Marco Ianni è intervenuto ai microfoni ufficiali della società

redazionecittaceleste

Terzultimo giorno di ritiro ad Auronzo di Cadore. Venerdì la Lazio ripartirà alla volta della Capitale dove si fermerà quattro giorni prima di ripartire, il 26 luglio, alla volta dell'Austria. Altre due amichevoli in terra austriaca contro il Genoa (27 luglio) e il Qatar (30 luglio) per mister Sarri. Prima però c'è da completare questo ritiro qui sotto le Tre Cime di Lavaredo. Ancora un'amichevole, l'ultima il 21 luglio, contro il Primorje, seconda divisione slovena. Doppia seduta prevista per oggi, con la prima già andata in archivio. Al termine dell'allenamento mattutino il collaboratore tecnico Marco Ianni è intervenuto ai microfoni ufficiali della società per commentare questo ritiro che ormai volge al termine. Di seguito le sue parole.

L’anno scorso eri qui ad Auronzo, avevi avuto modo di vedere l’inizio della Lazio di Sarri. Come valuti il secondo ritiro?

Chiaro che partendo dal fatto che è il secondo ritiro si parte da una base di lavoro importante. L’anno scorso sono arrivati ottimi risultati, con alti e bassi come facilmente prevedibile. Si parte da una base migliore di conoscenza personale con i ragazzi e di concerti. C’è da inserire i nuovi che non sono pochi, ma quando c’è questa base è anche più veloce il procedimento di apprendimento delle nozioni tattiche”.

Il quinto posto dello scorso anno è stato un po’ sottovalutato considerando i cambiamenti radicali?

Sottovalutato dipende da chi. Da noi sicuramente no, è stato un risultato importante visto il cambiamento che c’è stato dal punto di vista tecnico e di idea di gioco. Quindi ripeto, essere arrivati davanti a quadre importanti con merito credo che sia stato un bel traguardo che deve essere solo un punto di partenza per costruire un futuro più importante”.

L’anno scorso sei arrivato senza salutare nessuno perché sapevi perfettamente dove dovevi andare. Quest’anno chi entra nello spogliatoio della Lazio riesce già oggi a calarsi perfettamente come hai fatto tu l’anno scorso?

Tornando alla mia è stata un po’ comica. Sono arrivato e sono entrato in campo essendo arrivato con qualche giorno di ritardo. Ma quando sei in campo e sai determinati concetti vai in automatico, cosa che sono arrivati a fare giù anche tanti giocatori. Per i nuovi quando hai un’ossatura consolidata inserirsi è sicuramente più facile, anche in campo ti ritrovi nelle posizioni anche grazie al compagno che sa qualcosa in più di te aver do lavorato da un anno. L’inserimento diventa più veloce”.

Quanta soddisfazione c’è da parte dello staff tecnico per come hanno lavorato i ragazzi?

C’è ed è tanta. C’è partecipazione ed entusiasmo anche nelle cose più tattiche e meno divertenti. Quando c’è queso alla base tutto scivolava più veloce e viene digerito negli. La grande soddisfazione è vedere la partecipazione dei ragazzi in tutto quello che facciamo”.

Tra i nuovi chi ti ha sospeso di più?

Sono tutti ragazzi che vengono da contesti diversi. Ci vorrà adattamento, si sta velocizzando per i motivi detti precedentemente. Non è mai bello fare nomi, ma ti dico Cancellieri perché è un ragazzo che ha grandi margini. Con il lavoro sul campo sia di squadra che personale si possono migliorare le lacune per arrivare a stare a livelli importanti”.

Tra quelli che invece già c’erano?

Sono arrivati tutti tirati a lucido, tranne noi dello staff. Romero l’hanno detto un po’ tutti, Basic anche. La cosa da sottolineare al di là dei singoli è il fatto che sono arrivati con l’entusiasmo e con la voglia di far capire ai nuovi quelle che sono le idee del mister, aiutando anche noi del staff. Tutti i vecchi si sono messi a disposizione”.

Lo scorso anno Sarri non aveva fissato obiettivi. Dopo aver migliorato lo scorso anno quest’anno l’obiettivo è migliorare ancora?

A livello di classifica sarebbe uno step importante. Quando inizi la stagione l’obiettivo è sempre migliorare l’anno precedente. Poi durante la stagione ci sono mille variabili che ti portano a migliorare o meno. L’importante è avere un obiettivo forte”.

Sentite più espressioni quest’anno?

Le aspettative alla fine devono essere le giuste aspettative che poi diventano motivazioni. Non pressione negativa, ma aspettative che ti devono portare ad alzare l’asticella. Puntare a un obiettivo superiore deve essere la motivazione di ogni gruppo. Migliorare lo scorso anno significherebbe fare uno step molto importante”.

Si parla sempre di campionato, ma nelle due coppe invece questa squadra deve puntare a qualcosa in più rispetto allo scorso anno?

Sicuramente l’obiettivo è quello di migliorare nei doppi incontri, nel rendimento dopo le partite infrasettimanali. Quello deve essere il primo obiettivo, giocare giovedì e domenica non è semplice, dobbiamo pensare di riuscire a mandare avanti tutto, precludersi delle cose a priori non è giusto anche per la mentalità. Deve diventare un obiettivo l’Europa League come migliorarsi in campionato. Poi le variabili sono tante in stagione e possiamo valutare strada facendo. Ma l’obiettivo deve essere quello di migliorarsi”.

Magari anche giocando di lunedì.

Questo l’hai aggiunta tu, ma me la prendo volentieri”.