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Alla Lazio non bastava la debacle contro l'Inter in casa (la sconfitta più umiliante all'Olimpico), ma serviva anche quella in trasferta, a Bologna. Il 5-0, tuttavia, si è scatenato in un momento totalmente diverso dal ko con i nerazzurri ed è ancora più umiliante nella modalità in cui è stato incassato.
Al Dall'Ara, contro i rossoblu, la sconfitta è ben più dolorosa della batosta rimediata contro l'Inter (0-6). Soprattutto perché, a livello di campo, i biancocelesti contro l'ex Inzaghi avevano tentato di condurre la gara. Con un ottimo palleggio avevano messo in difficoltà seria gli avversari, fino a che un episodio ha totalmente cambiato l'inerzia del match (infortunio di Gila).
Da quel momento in poi, la spina mentale dei calciatori si è staccata e i detentori dello scudetto si sono imposti con fermezza. Alla gara contro i lombardi, tuttavia, i capitolini avevano avuto un cammino da urlo con 31 punti in 15 giornate, una media di due a incontro. Dopo l'Inter, il caos: 20 punti in 14 gare: 13 recuperati dalla Roma, 8 dal Bologna, addirittura cinque da Milan e Juventus, considerate allo sbando.
La sosta è arrivato in un momento più che mai prezioso. Baroni deve dare una scossa a livello mentale, deve tornare la sua Lazio di inizio stagione: è fondamentale affrontare le ultime partite con la voglia di vincere a ogni costo, dominando il gioco. Al rientro ci saranno Torino, Atalanta, andata col Bodo Glimt, derby e ritorno con i norvegesi: un crocevia determinante.
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