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La Lazio rimane Immobile: Ciro c’è, ma l’Atalanta cala il tris in scioltezza

Atalanta-Lazio
Felipe Anderson spreca tutto nei primi minuti, poi la squadra di Gasperini dilaga. Il capitano prova ad accendere la scintilla, ma è tardi
Michele Cerrotta

Altro giro, altra sfida Champions. La Lazio vola a Bergamo contro un’Atalanta apparentemente imbattibile tra le mura amiche, ma l’inizio sorride ai biancocelesti. Dopo trenta secondi Rovella serve Luis Alberto che in verticale imbuca per Felipe Anderson: tutto solo davanti a Carnesecchi, il brasiliano sbaglia lo stop e spreca. Altro stop sbagliato al 4’: triangolo con il Mago intelligente, ma la palla arriva poi a Castellanos fuori giri. Cinque minuti dopo il primo giallo del match arriva per Pasalic, proprio per un fallo sull’argentino. Ammonito anche Gasperini per proteste. L’Atalanta prova a reagire al 15’ ma è bravo Provedel a rispondere presente sul colpo di testa di Kolasinac. Non può nulla però sessanta secondi dopo: De Ketelaere inventa, Scalvini fa assist e Pasalic stoppa di petto e rovescia battendo Provedel. La Lazio accusa il colpo, l’Atalanta prende coraggio e campo.

L’unico altro squillo biancoceleste del primo tempo arriva al 27’, con una punizione dal limite di Luis Alberto che non si abbassa abbastanza. Un quarto d’ora dopo il braccio largo di Marusic colpisce un pallone calciato da distanza ravvicinata: regolamento alla mano il rigore è ineccepibile e De Ketelaere dal dischetto spiazza Provedel. Allo scoccare del 45’ Felipe Anderson interrompe una ripartenza avversaria e viene ammonita, sugli sviluppi della punizione Holm di testa sfiora il tris. Dopo un minuto di recupero - e un giallo per proteste a Luis Alberto - si va all’intervallo. Sarri cambia subito nella ripresa: dentro Casale e Pellegrini, fuori Gila e Lazzari. Al 47’ Rovella ferma una ripartenza dell’Atalanta e viene ammonito: diffidato, non ci sarà col Cagliari. Prova a reagire la Lazio con un’azione manovrata, la conclusione di Isaksen a giro esce di poco. Decisivo al 61’ ancora Provedel, con una parata sicura su Miranchuk.

Due cambi per parte al 64’: fuori Holm e Miranchuk nell’Atalanta per Hateboer e Scamacca; fuori Castellanos e Isaksen nella Lazio per Immobile e Pedro. Chiude gli slot Sarri al 69’: fuori Luis Alberto e dentro Vecino. I cambi non svegliano i biancocelesti: zero idee, ancor meno cattiveria agonistica. E allora ne approfitta De Ketelaere al 76’: Pellegrini non attacca il belga, che entra in area e buca Provedel sul primo palo. Due minuti dopo arriva il giallo a Ederson, poi le proteste di Pedro alla ricerca di un rigore che neanche il Var concede. Al 79’ escono Pasalic e De Ketelaere, dentro Toloi e Muriel. Prova a riaccenderla Immobile all’82’: Djimsiti lo stende in area, questa volta il rigore è ineccepibile. E Ciro, dal dischetto, fa 199 in Serie A all’83’: senza esultare, prende la palla e la riporta al centro del campo.

La scintilla riaccende una timida Lazio che prima prova a colpire con una palla in verticale per Guendouzi, poi all’89’ su cross di Pedro sfiora il secondo gol con Immobile che di testa accarezza l’esterno del palo. Nel primo dei quattro minuti di recupero Gasperini fa esordire Mendicino, che rileva Ederson. È l’ultima nota di un match che la Lazio gioca nei primi quattro minuti - con il doppio errore di Felipe Anderson - e poi ritrova troppo tardi, quando Immobile prova a riaccendere la luce predicando nel deserto.

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