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Lazio, Immobile: “La nuova Italia potrà esaltare le mie qualità”

Immobile
Le parole del miglior marcatore della storia biancoceleste sul suo futuro in Azzurro e non solo: per quanto riguarda il primo anno di Sarri...

redazionecittaceleste

È stato ospite ai microfoni di Sky Sport, durante Calciomercato - L’originale, Ciro Immobile. Il capitano della Lazio è in Sardegna, dove si sta godendo qualche giorno di vacanza prima di tornare a disposizione di mister Sarri a inizio luglio, per partire poi verso il ritiro di Auronzo di Cadore. Queste le sue parole. “Il mio rapporto con il calciomercato? Gli anni in cui sono uscito dalla Primavera della Juventus sono stati anni un po’ tormentati per i prestiti. C’erano ancora le comproprietà, ho cambiato un po’ di città e di squadre, ho fatto esperienza. Ora sono alla Lazio con un contratto a vita. Klopp? Quando eravamo andati per firmare a Dortmund mi aveva raccontato il motivo per il quale avevano scelto me. Aveva visto oltre cinquanta-sessanta partite, mi seguiva da sei mesi. Fa capire la sua professionalità, mi ha fatto piacere la stima di una persona come Klopp.

Immobile e Milinkovic

Zeman? Mi fa piacere che torni a Pescara, ha fatto tanto per la città e sono contento per lui e per Pescara. La parte difficile del lavoro di Sarri lo scorso anno e le prospettive personali e di squadra? La parte più dura del lavoro è stata sulla difesa. È stato il reparto che ha subito uno scombussolamento dal punto di vista tattico. Quindi ha avuto un po’ di problemi all’inizio, lavoravano sempre di più. Tutta la squadra ha avuto problemi nella pressione che cerca sempre il mister. Ci sono stati problemi con gli infortuni di Acerbi e Luiz Felipe, per fortuna Patric ha fatto un campionato all’altezza e ci ha dato una mano. Anche Lazzari si è ripreso. Aveva ragione Sarri: peccato che sia finito il campionato nel momento in cui ci stavamo iniziando a divertire.

La Nazionale? Ho sentito il mister prima delle convocazioni, abbiamo parlato del mio infortunio. Sono contento, sta facendo un lavoro importante. Ho visto tutte e tre le partite, mi sono piaciuti soprattutto con Germania e Ungheria. Si è espresso un calcio in verticale e mi fa piacere, verranno sfruttate di più le mie caratteristiche. Sono sempre contento di dare una mano anche in Nazionale. La vittoria dell’Europeo è partita a pochi metri da qui, è un ricordo che rimarrà per sempre nella vita mia e di tutti: non si vinceva da oltre sessant’anni un Europeo e ci siamo riusciti”.