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Lazio, Immobile: “Ricordi bellissimi, l’importante era lasciare un segno. Baroni…”

Stefania Palminteri Redattore 
Le parole dell'ex attaccante e leggenda biancoceleste Ciro Immobile, attualmente in forza al Beşiktaş, nel giorno del suo 35esimo compleanno

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Intervenuto ai microfoni di RadioseiCiro Immobile ha parlato nel giorno del suo 35esimo compleanno. L'ex attaccante e leggenda biancoceleste è tornato a parlare di Lazio dopo l'addio in estate, sottolineando l'affetto e i messaggi di stima ricevuti in questi mesi e, soprattutto, in questo giorno per lui molto speciale. Immobile, inoltre, ha poi commentato l'attuale corso di Baroni. Queste le sue parole: "Ho ricordi bellissimi della Lazio. Resteranno sempre con me, anche perché riguardano la mia famiglia. Ringrazio tutti i tifosi e gli amici che mi stanno inondando di messaggi di auguri.

Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto lasciare qualcosa di importante, lasciare un segno. Questa è la cosa più importante. Anche perché la carriera è breve e, quando finisci di giocare, ti resta questo. Ho messo tutto me stesso per ottenere questo risultato, il più importante. Fa piacere sapere che la gente non si sia dimenticata di me. Significa che io e la mia famiglia abbiamo fatto un buon lavoro. Mia moglie ed i miei figli sono vivono ancora a Roma. È importante che continuino ad essere coccolati. Ho lasciato tanti amici e tante persone che mi vogliono bene, non ci siamo dimenticati a vicenda.

Quando vedo le partite della Lazio mi diverto. Me l’aspettavo, ho avuto subito questa sensazione quando ho parlato per la prima volta con Baroni. La Lazio ha bisogno di un tecnico come lui, che sprona in continuazione e coinvolge tutti. La seconda parte della stagione è la più importante e complicata, sono tante le gare giocate e quelle da giocare. Poi quando arrivano gli scontri diretti decisivi diventa una questione sempre più nervosa. La condizione con cui arrivi al momento decisivo è determinante.

In campionato le cose si possono aggiustare, in Europa se sbagli una partita perché in quel momento non sei al meglio, è più difficile. Il mio record? Nella storia della Lazio ci sono stati grandi campioni e bomber, il fatto di averli superati tutti è una grande soddisfazione. Così come i complimenti ricevuti da Signori, Giordano o quella maglia di Chinaglia. Sono momenti che non si dimenticano. Mourinho? Si, con il Besiktas lo abbiamo battuto. Ci siamo solo salutati con rispetto".