Intervenuto ai microfoni di AGI, il ds della Lazio, Angelo Fabiani, ha parlato in merito all'inchiesta mutui facili di Banca Progetto e ai suoi rapporti con Alessandro Di Paolo, indagato. Queste le sue parole: "Conosco la famiglia Di Paolo da molti anni. Questo non comporta che io abbia mai intrattenuto rapporti lavorativo da un punto di vista lavorativo con loro. Non so quali carte abbiate in mano. Sinceramente, neanche mi interessa: questa vicenda non mi piace, dietro vi è una narrazione che ritengo sbagliata e destituita di qualsiasi fondamento.
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Lazio | Inchiesta mutui facili, Fabiani: “Conosco Di Paolo, ma non significa che…”
Gli scambi di giocatori? Ma quali? Lombardi dalla Lazio alla Triestina? Detto che conosco benissimo il collega Romairone, fin da quando era direttore sportivo del Chievo: è una persona perbene. Lo stimo e, sinceramente, credete davvero che non mi abbia informato della telefonata? Dell'insistenza sul mio nome per capire se avevo rapporti con la Triestina. Lombardi l'avevo già avuto alla Salernitana, poi alla Lazio. Lì l'ho ritrovato dopo un lungo stop per infortunio. Ricordo di aver dato il calciatore a Romairone: fu lui a chiamarmi, allungandogli il contratto. Poi lo mandai in prestito con diritto e l'obbligo di riscatto legato alla promozione in Serie B.
È una normalissima operazione di mercato. A dirla tutta, la Lazio ci ha guadagnato, insieme a Lombardi una squadra del settore giovanile con risultati straordinari. Ripeto: perché vengo tirato in ballo io? Mia moglie è avvocato di Di Paolo? Non ci vedo nulla di male. Io non mi occupo di ciò che fa la mia compagna a livello lavorativo e viceversa. Meglio per Di Paolo, che ha un valente avvocato. Mi ha difeso a Calciopoli? Non solo, ma anche in altri procedimenti giudiziari.
E credo con ottimi risultati: sempre assolto, stralciato da detti procedimenti. Anche risarcito, in un procedimento più ampio. Ma questo non spiega cosa c'entri l'attività professionale dell'avvocato Morescanti con il mio coinvolgimento, destituito di qualsiasi fondamento. Ho a che fare con l'intellettuale e l'ignorante: l'intellettuale è l'Istituto che elargiva fideiussioni e linea di credito. Non credo che negli istituti bancari lavorino gli scappati di casa, ecco. Gli 'ignoranti', cioè coloro che ignorano, invece, hanno usufruito di queste linee di credito. Molto sommessamente mi limito a svolgere il mio lavoro nel calcio, non faccio l'inquirente".
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