Lazio, in settimana l’incontro con i manager di Romagnoli per il rinnovo: la situazione

Vai nel canale Telegram di Cittaceleste >

In casa Lazio devono ancora sistemarsi diverse questioni legate ai rinnovi di qualche giocatore: ne è un esempio la situazione che attualmente vive Alessio Romagnoli. Dall'inizio dello scorso maggio il centrale laziale era finito al centro di un caso legato ad un rinnovo che era apparso bloccato, con il rischio che potesse compromettersi il suo futuro con la maglia biancoceleste. Archiviata la mini tournée turca, però, adesso ci sarà la possibilità per poter riparlare del rinnovo di contratto.

In tal senso, in settimana è previsto un nuovo incontro tra la società biancoceleste e i manager del calciatore. La Lazio si ritroverà a Formello a partire da domani, resterà nel suo centro sportivo fino a venerdì: un tempo utile per affrontare la trattativa da vicino e cercare di trovare un accordo verbale, anche se i rinnovi potranno essere ratificati solo nel 2026 causa blocco mercato.

Romagnoli presenta un contratto la cui scadenza è fissata nel 2027, guadagna 2.8 milioni più bonus: è il secondo ingaggio più alto nella Lazio, dove il primo è quello di Zaccagni. Il centrale biancoceleste già a partire dal 2023 attendeva un rinnovo che gli avrebbe permesso di oltrepassare i tre milioni di ingaggio. Da parte della Lazio c'è dunque volontà di chiudere questo "caso", ma il presidente Lotito deve anche considerare la questione monte ingaggi, cercando di abbassarlo per rientrare nel rapporto dell’80% tra il costo allargato del lavoro e i ricavi.

Da questo punto di vista, la società potrebbe presentare proposte pluriennali di rinnovo, di due o anche di tre anni, e nel caso di Romagnoli si allungherebbe l'accordo fino al 2029 o 2030: così facendo sarebbe possibile per la società abbassare le cifre da versare anno per anno, offrendo al calciatore la possibilità di avere un accordo più lungo.

Cifre e durata dell'accordo saranno comunque oggetto principale della trattativa: la sensazione che si ha è che ci potrebbero essere distanze tra le richieste e l'offerta che verrà presentata, con un compromesso che dovrà essere trovato dalle due parti per evitare particolari tensioni.