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Lazio, l’indice di liquidità blocca tutto: ecco cos’è e come superarlo

Lotito e Tare

È il protagonista dell’estate biancoceleste: vieta trasferimenti in entrata e blocca i desideri di Sarri. Ecco di cosa si tratta

redazionecittaceleste

Qualora non fosse ancora chiaro a tutti, il vero rivale della Lazio in questa estate 2021 è il tanto citato indice di liquidità. È la ragione per cui i biancocelesti non possono ufficializzare acquisti, compresi i quattro già agli ordini di Maurizio Sarri. Ed è anche la ragione per cui il rinnovo di Radu non è ancora stato depositato e quelli di Luiz Felipe e Marusic non sono ancora stati affrontati. Finché la Lazio non riuscirà a risolvere la situazione, in sostanza, sarà impossibile effettuare qualsiasi movimento in entrata. Ma il tempo stringe: il 21 agosto, data di inizio del campionato, si avvicina così come anche la fine del mese e del calciomercato. È un problema che va sbloccato il prima possibile, ma cos’è di preciso quest’indice di liquidità?

 Igli Tare

Come funziona

L’edizione odierna del Corriere dello Sport aiuta a far chiarezza in merito. Si tratta di una formula matematica, niente che sia possibile semplicemente ignorare. È il rapporto tra spese e ricavi di un club calcolato nell’arco degli ultimi dodici mesi. E, soprattutto, non ha nulla a che vedere con i debiti arretrati delle società: un club può essere sommerso di debiti ma non avere problemi con l’indice di liquidità. E se, come in casa Lazio, il risultato dovesse essere negativo, sono sostanzialmente due i modi per portarlo in positivo. Il primo, metodo scelto dalla Roma, è un intervento della presidenza ad aggiungere liquidità nelle casse del club. Il secondo, quello che sta cercando di portare a termine la Lazio, è quello di far entrare fondi attraverso le cessioni.

La situazione della Lazio

A oggi, secondo il quotidiano romano, sono ben quarantatré i contratti che pesano sul bilancio della Lazio. Vendere anche solo alcuni dei giocatori in esubero potrebbe essere decisivo. Questo perché una cessione a titolo definitivo significa anche risparmiare lo stipendio lordo dal momento della cessione a quella che sarebbe stata la fine del contratto. Così come, in caso di prestito, si risparmia il lordo di dodici mesi. Per quanto riguarda la Lazio, alcune indiscrezioni parlano di 30 milioni necessari per rimettersi in pari. Altre, invece, riducono la cifra a un numero compreso tra i 15 e i 20 milioni. Quello che è certo è che le cessioni, di Correa o degli esuberi, iniziano a entrare nella casella delle urgenze.