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Lazio, l’inesperienza degli arbitri penalizza troppo. E Colombo domani…

Stegemann
I numeri del fischietto di Como sono simili a quelli di Stegemann: troppi cartellini per partite giocate e poche gare dirette ad alti livelli

redazionecittaceleste

La Lazio e gli arbitri. Un rapporto che stenta a decollare e per ovvie ragioni. Sta diventando un tema preoccupante, quello dell’inadeguatezza della casse arbitrale italiana e non solo. Ancora una volta, questa volta in modo clamoroso, la squadra biancoceleste ha dovuto fare i conti con delle sviste arbitrali. Giovedì sera a preoccupare è stata la scarsa preparazione dimostrata dall’arbitro designato dalla Uefa per dirigere gare di livello internazionale. Sacha Stegemann ha dimostrato tutta la sia inesperienza nella gestione di una gara che si è scaldata sin dai primi minuti. Diversi gialli risparmiati agli austriaci, falli non fischiati - clamoroso quello su Gila in occasione del primo pareggio - e l’ancor più incredibile espulsione di Lazzari, ritenuta sbagliata dallo stesso allenatore degli austriaci Ilzer. Rimane la prestazione importante della squadra, applaudita da Sarri e dai tifosi.

Andrea Colombo

Ma rimane anche un po’ di rassegnata amarezza per l’ennesima designazione sfortunata in campo europeo. Dall’errore del tedesco Kircher in Villarreal-Lazio del 2009 (espulsione inventata per Baronio) fino a quelli dell’altro tedesco Stegemann, la lista è lunga. Indimenticabile purtroppo la direzione dello scozzese Collum in Fenerbahce-Lazio, andata dei quarti 2012/2013. Nella stagione 2018/2019 grida ancora giustizia il mancato rigore per atterramento di Lulic nei sedicesimi a Siviglia. Quella volta a sbagliare fu l’inglese Taylor. Un anno prima, nell’andata dei quarti contro il Salisburgo, sbagliò invece il rumeno Hategan nel concedere un rigore poi realizzato da Berisha per presunto fallo di Basta. Un gol che poi si rivelò decisivo nel conto totale dopo la disfatta in Austria. Non il primo episodio, dunque, quello di giovedì sera. Eppure controllando il curriculum del tedesco Stegemann, alla terza direzione assoluta in Europa League, qualche dubbio poteva venire.

Nei due precedenti erano arrivati 12 gialli, saliti a 21 con la gara della Lazio. In 13 partite arbitrate tra tutte le competizioni quest’anno sono arrivati 71 gialli e 4 espulsioni per doppia ammonizione. In carriera invece in Bundesliga 425 ammonizioni in 120 presenze. Uno score simile a quello dell’arbitro che la Lazio troverà domani contro l’Udinese. Il fischietto di Como Andrea Colombo, infatti, quest’anno ha diretto 3 gare in A (6 in totale) dispensando 15 gialli. In carriera, in 13 gare di Serie B, sono 66 i gialli con 2 doppie ammonizioni, 4 rossi e 7 rigori concessi. In C, invece, in 59 gare sono arrivati 181 gialli, 9 doppie ammonizioni, 6 rossi e 21 rigori. Arbitri che hanno bisogno di fare esperienza da un lato. Partite che hanno bisogno di non essere condizionate dall'altro. Non facile trovare una soluzione che accontenti tutti.