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Baroni e Pedro
Nessun tabù, nessun limite: d'altronde non potrebbe essere così per un campione in grado di vantare un palmares da 25 trofei. Pedro da tempo ormai corre e viaggia contro le leggi del tempo. I 37 anni compiuti a fine luglio sono nient'altro che un numero per un giocatore infinito. Doveva essere la settima forza del reparto offensivo della Lazio, è diventato - parola di Baroni - esempio assoluto per uno rosa che, mai come in questa stagione, ha bisogno di nuove colonne portanti.
Pedro però non è più imprescindibile solo nello spogliatoio: in due mesi ha convinto Baroni e società a reinserirlo in lista Uefa e a tagliare uno degli ultimi arrivati, almeno fino a gennaio. E ora Baroni sta persino pensando di schierarlo, come provato durante il ritiro di Auronzo, da trequartista nella gara contro il Twente. Questo perché il Taty ha bisogno di più riposo, con Dia pronto a muoversi da prima punta. La certezza è che, se schierato esterno o trequartista, questo Pedro per la Lazio è ancora imprescindibile.
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