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Lazio-Inter, Tare: “Nessun caso Luis Alberto. Basic merita di giocare”

redazionecittaceleste

Poco prima del fischio d’inizio ufficiale di Lazio-Inter, i microfoni di DAZN, emittente streaming che trasmetterà l’incontro, hanno recuperato il pensiero del direttore sportivo Igli Tare. Il DS biancoceleste ha risposto alla...

Poco prima del fischio d'inizio ufficiale di Lazio-Inter, i microfoni di DAZN, emittente streaming che trasmetterà l'incontro, hanno recuperato il pensiero del direttore sportivo Igli Tare. Il DS biancoceleste ha risposto alla questione Luis Alberto. I cronisti presenti per il match hanno chiesto se l'esclusione del Mago fosse dovuta ad un motivo particolare. L'addetto ai lavori albanese, ha molto semplicemente risposto che se al suo posto c'è Toma Basic è perché il croato ha meritato di essere in campo. Insomma, il nuovo arrivato in casa Lazio ha un'opportunità da non sciupare. Dopo l'esordio con goal in Europa League, l'ex Bordeaux si augura di ripetersi anche in Serie A. Ecco le sue parole:

Sulla sfida

"Luis Alberto? Senza nessun dramma dietro, oggi il mister ha scelto di far giocare Basic. La formazione di solito nasce in base agli allenamenti che si svolgono durante la settimana. Ci sono giorni dove i calciatori mancano, e giorni nei quali abbondano. Oggi è uno di quelli. Inzaghi? Stasera per lui e per il suo staff sarà una serata speciale. Per cinque anni hanno svolto un lavoro eccezionale e si meritano il calore della tifoseria. Gli auguro di vincere ma di tornare a farlo da domani".

Su Basic

"All'inizio ha fatto un po' di fatica, nonostante sia stato bravo Sarri a saperlo inserire. Nell'ultimo mese ha avuto una cresciuta importante e ai moduli del mister serve gente dinamica. Quando uno di questi non fa quello che deve fare, il problema diventa di tutta la squadra. Se il croato è in campo è perché ha meritato di esserci in campo in un match così importante. I giocatori vengono pagati dalle società, giocare una sfida così importante senza aver avuto modo di prepararla, significa che bisogna rivedere il calendario perché così non va bene. In nessuna competizione. Per questo sposiamo il pensiero del match".