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Lazio, Isaksen cerca continuità. A Cagliari la scintilla per il finale di stagione

Isaksen
Isaksen si sta meritando la maglia da titolare sulla fascia destra della Lazio. Ora deve solo trovare il giusto equilibrio per continuare così
Stefania Palminteri Redattore 

La Lazio a Cagliari è riuscita a vincere la seconda partita di campionato del 2025 (2-1). A segno per i biancocelesti capitan Zaccagni e Castellanos; per i rossoblu momentanea rete del pareggio di Piccoli. Anche se non ha partecipato in maniera diretta ai gol, una menzione d'onore la merita l'esterno Gustav Isaksen.

Il danese ha offerto una prestazione di qualità e quantità, raramente vista da quando è sbarcato nella capitale. A livello tattico si è speso moltissimo e a livello tecnico ha regalato delle giocate che sono risultate molto utili nella manovra offensiva. Ha inciso, e non poco, sulla gara: ha tenuto palloni importanti per far salire i compagni e tentato dribbling che hanno portato alla superiorità numerica, non fini a se stessi.

La gioia del gol è stata negata solamente da un super Caprile, migliore in campo per i sardi, che ha deviato un tiro a giro diretto sul secondo palo del numero 18 biancoceleste. Finalmente è venuto fuori il giocatore che si era mostrato in quel lontano  match di Europa League contro il Midtjylland, che aveva stregato la dirigenza biancoceleste.

Ha tentato le giocate e sono riuscite tutte: una prestazione decisamente di alto spessore, tecnico e tattico. La fiducia riposta dal tecnico Baroni, nelle ultime uscite, sta dando i suoi frutti. La sua resilienza dovrà fare da esempio per il suo sostituto -Tchaouna, che ha voluto fortemente la permanenza- ma anche per il neo acquisto Oliver Provstgaard, suo connazionale.

Queste le parole di Isaksen sul nuovo difensore biancoceleste: "Lo conosco bene, è un ragazzo molto forte, carino e soprattutto ha una grande mentalità. Lui è già un tifoso della Lazio. Alla nostra gente piacerà." Adesso deve ripartire dalla prestazione di Cagliari per continuare su questa strada e, perché no, avvicinarsi il più possibile al numero di gol (22) che aveva la stagione precedente all'approdo nel club capitolino. Detto ciò, ecco cosa filtra dal Campidoglio sul Flaminio <<<