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Lazio, Isaksen cerca la rivincita su Tudor. E in estate il mercato…

Isaksen
Futuro tutto da scrivere per il danese, che intanto cerca vendetta sull'ex tecnico Tudor. Gol e giocate per tenersi la maglia biancoceleste
Edoardo Pettinelli Redattore 

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Ventiquattro anni e un talento non ancora esploso del tutto. A inizio stagione Gustav Isaksen faceva fatica, colpa anche dell’essersi ritrovato a lavorare con il terzo allenatore in dodici mesi, cambiando compiti e idee tattiche in sequenza. Gara dopo gara, però, il danese si è preso la Lazio sulle spalle segnando gol pesantissimi e mettendo soprattutto in mostra tutte le sue caratteristiche migliori. Lo ha fatto fino al pesantissimo gol di Bergamo, che oggi è però anche l’ultimo assolo. Dopo oltre un mese, infatti, Isaksen è tornato a fare fatica: un solo assist all’Olimpico col Bodo, oltre a tanta fatica all’andata in Norvegia, nel derby e col Parma. Nel mezzo la squalifica di Genova e qualche segnale incoraggiate con l’Empoli, nonostante il clamoroso gol divorato allo scadere.

Ora, contro la Juventus, serve però l’Isaksen dei tempi migliori per guidare l’assalto alla Champions League, ma non solo. C’è anche un futuro da stabilire e una rivincita da prendersi: “Voleva che andassi da un'altra parte e che arrivassero altri gioctori al mio posto. È stata una situazione difficile perché era il mio sogno essere lì alla Lazio, era il club che avevo scelto. Lui mi disse invece che non ero adatto. È stato incredibilmente difficile e ovviamente ho iniziato a pensare quale fosse la cosa giusta da fare. Da un giorno all'altro però non c'era più ed è stato fantastico” ha spiegato di recente il danese parlando di Tudor, ex allenatore della Lazio. Ora, ritrovandolo da avversario, Isaksen vuole trovare una vendetta pesantissima in chiave Champions.

Anche perché l’ex Midtjylland per ora ha trovato spessì gol e giocate pesanti: in rete contro il Napoli al Maradona e poi al ritorno, a Plzen allo scadere e a Bergamo, oltre al rigore guadagnato a San Siro sempre allo scadere contro il Milan. La qualità, insomma, c’è. Ma ora va tirata definitivamente fuori: il Bologna continua a mostrare interesse, come Feyenoord, Celtic e Olympiakos. Lo aveva cercato anche il Tottenham: pretendenti non mancano, Baroni ha puntato su di lui e ha avuto ragione. Ma ora c’è bisogno di tornare a segnare per aumentare un bottino troppo magro per un esterno di una squadra in corsa per la Champions. Altrimenti in estate, per 20-25 milioni, una cessione non sarebbe da escludere. C’è più di vendetta e quarto posto in ballo per Isaksen all’Olimpico.