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Lazio, Isaksen tra passato e presente: sorprende sia Tudor che Sarri

Stefania Palminteri Redattore 
L'esterno danese classe 2001 gioca una partita eccezionale tra passato e presente: si prende la propria rivincita su Tudor e sorprende Sarri

Vivo, pimpante e in netta crescita di condizione. Un avviso ai naviganti, la sua prova contro la Juventus: non c'è solo Cancellieri - al momento fermo per una lesione miotendinea ai muscoli hamstring della coscia sinistra - che può trascinare la Lazio con dribbling e giocate. Isaksen, oltre a Basic, è tra i migliori in campo del match contro la Vecchia signora, e i biancocelesti ora possono contare anche sul danese per provare a risalire la china già dalla gara infrasettimanale contro il Pisa, in programma giovedì alle ore 20:45 all'Arena Garibaldi.

La sua non può che essere una partita di sacrificio, al pari di quella giocata da tutta la Lazio. Ma quando ha il pallone tra i piedi è un'insidia costante. All'80' sfiora l'eurogol che farebbe partire con anticipo la festa biancoceleste: Guendouzi lo lancia nello spazio sulla destra. È strepitoso il coast-to-coast del danese, che rientra e calcia col mancino. Il pallone termina poi sul fondo, con Isaksen che si lamenta con Colombo perché voleva una deviazione non ravvisata dal direttore di gara. La sua gara finisce quattro minuti più tardi: è stremato come tanti biancocelesti in campo.

"Isaksen? Era in crescita già in allenamento, ma è è stata una sorpresa anche per noi perché non pensavamo stesse crescendo così tanto", ha poi dichiarato Sarri ai microfoni di Dazn nell'immediato post-partita. Un netto miglioramento di condizione e una prova super per prendersi la sua rivincita su Tudor: era in cima alla lista dei giocatori da cedere all'affaccio sull'estate 2024, furono decisive le frizioni con la società biancoceleste che costrinsero il tecnico croato a rassegnare le dimissioni il 5 giugno dello stesso anno. Se non altro, Isaksen si è preso la propria rivincita sul campo.