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Jugovic: “Zaccagni perfetto anche nella mia Lazio. Spareggio Champions? Dico…”

Jugovic
Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il doppio ex della sfida tra biancocelesti e Juve, ha detto la sua in vista della gara
Edoardo Pettinelli Redattore 

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Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il doppio ex della sfida tra Lazio e Juventus Vladimir Jugovic, ha detto la sua in vista del decisivo scontro Champions tra la squadra di Baroni e quella di Tudor.

L’Olimpico è uno stadio che avrò sempre nel cuore, come la Juventus e la Lazio. In quei tre anni (due in bianconero e uno in biancoceleste) ho toccato l’apice della carriera”.

Se ripensa alla Lazio?

Mi vengono in mente i quattro derby vinti e il soprannome che mi avevano dato a Roma: ‘Mezza squadra’, nel senso che valevo mezza squadra”.

Nella Lazio di Baroni c’è qualcuno che vale “mezza squadra”?

Il mio preferito è Zaccagni: tecnica e dribbling, l’essenza del calcio. Sarebbe stato bene anche nella mia Lazio. Eriksson era formidabile nel far coesistere tutti i giocatori di qualità: adesso rivedo un po’ di Sven in Simone Inzaghi, che non a caso è stato allenato dallo svedese. Eriksson se si arrabbiava tanto non urlava, al massimo arrossiva: ecco, in quello Inzaghi è diverso”.

Inter o Psg in finale di Champions?

Spero vinca un’italiana”.

Stasera Lazio e Juventus, a pari punti insieme alla Roma, si giocano il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions: sensazioni?

La Juventus si gioca di più della Lazio: se i bianconeri non vanno in Champions, la stagione sarà fallimentare. A inizio stagione, invece, c’erano altre aspettative sui biancocelesti. Ma io farei attenzione alla Roma e a Ranieri, che si sta confermando un allenatore esperto. Un pareggio non basta né alla Lazio né alla Juve”.

Chi decide lo “spareggione” dell’Olimpico?

Punto sulla qualità di Zaccagni e sul turbo di Thuram, davvero un gran bel centrocampista. Chi dei due si imporrà di più, trascinerà i compagni al successo”.

Dovesse giocarsi una pizza sulla volata Champions?

Punterei sulla Juventus perché quando si alza la pressione la mentalità e il dna del club fanno la differenza. Non dovesse arrivare quarta la Juventus, spero la spunti la Lazio”.

Pedro (25 trofei in carriera) ha vinto anche più di lei e a 37 anni fa ancora la differenza nella Lazio: sorpreso?

Io però le Champions le ho alzate con Stella Rossa e Juventus, non con il Barcellona di Messi... A parte le battute, fa effetto vederlo giocare e segnare. Però a Pedro preferisco... Pedri del Barcellona, un vero fenomeno. Lui e Lamine Yamal sono due autentici mostri. La Uefa e la Fifa dovrebbero ringraziare i blaugrana. Lamine Yamal è baciato dal talento e con il suo mix di tecnica e ‘uno contro uno’ riavvicina il calcio alla gente. Il 17enne del Barcellona è la salvezza del pallone: con i suoi colpi può attirare tanti ragazzini, anche quelli che si perdono nei videogiochi”.

Stasera la Juventus sarà senza il suo dieci (Yildiz), ma ritrova Vlahovic, agli ultimi balli in bianconero. Il suo connazionale non segna da 75 giorni, ma di solito contro la Lazio si scatena...

Dusan è stato acquistato dalla Juventus per fare la differenza, ma spesso ha trovato difficoltà. Viste queste statistiche, fossi nella Lazio non starei troppo sereno. Il futuro di Vlahovic? Ha tanta gente che lo consiglia, non ha bisogno del mio parere”.

Per il post Vlahovic i bianconeri insistono per Osimhen: sarebbe il colpo giusto in attacco?

È il bomber con cui Giuntoli ha festeggiato lo scudetto a Napoli: bisogna fidarsi di lui”.

A proposito di Napoli: Conte è sempre più vicino alla vittoria del campionato.

Non sono sorpreso, la storia di Antonio è quella: dove va, trionfa. È un tecnico diverso da Guardiola, che è il top, ma rispetto a Pep non ha nemmeno guidato le squadre più ricche del mondo”.

Alla Juventus confermerebbe Tudor in panchina o punterebbe sul Conte bis?

Tudor ha dato la scossa e speriamo raggiunga l’obiettivo Champions. Antonio, però, è un top mondiale e conosce come nessun altro la Juve e come si vince”.