Igor Tudor, ex allenatore della Lazio ora in forza alla Juventus, è intervenuto in conferenza stampa per presentare proprio il big match tra biancocelesti e bianconeri. Di seguito le sue dichiarazioni alla vigilia della sfida:
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Lazio-Juventus, Tudor: “All’Olimpico con rabbia. Esonero? Non ci penso”
Come sta la squadra?
"La squadra è motivato ed è vogliosa di fare una bella gara. Domani vogliamo andare a fare una bella partita".
Sui nuovi acquisti?
"Non ci sono problemi e niente di particolari. I giocatori hanno le loro qualità e poi l'allenatore sceglie in base anche alla partita. Poi qualcuno ha bisogno di adattarsi, ma loro si allenano e danno sempre il meglio".
Yildiz come Del Piero?
"I paragoni sono delicati perchè il calcio è diverso. Del Piero ha fatto la storia, Kenan è il più importante e gioca sempre. questo motivo non è facile, poi le altre squadre cercano di limitarlo e giocando sempre ha bisogno di adattarsi un po'. A volte ha bisogno di riposare ed ha un po' male al ginocchio, ma fa parte del percorso".
Lei come vive questo momento?
"Io sto benissimo. La mia sensazione dopo Madrid è positiva anche se abbiamo perso. Noi vogliamo provare a vincere ed essere squadra. Dobbiamo stare sul pezzo".
Quanti campioni vi servirebbero? Lei ha paura di essere esonerato?
"Non serve a nulla pensare ai campioni. Le analisi si fanno quando si finisce la stagione. Esonero? Ora non ci penso e questo per me conta 0. Io mi godo tutto anche nella difficoltà ed ho tutto molto chiaro nella testa. Questo mi sta dando forza e provo a mettermi in bilico per provare a fare meglio. Io penso 24 ore al giorno a motivare e far dare il meglio alla squadra".
Ti stai adattando alla tua squadra?
"Ogni allenatore si deve adattare rispetto alle caratteristiche della squadra che ha a disposizione".
C'è qualche leader che sta venendo fuori? C'è una critica che non ti è piaciuta?
"Critiche non le leggo. Sui leader c'è Manuel, Perin, poi verrà fuori Thuram, Yildiz è un leader. Vlahovic può diventarlo e anche Jonathan David, ma ognuno dovrà tirare fuori le sue doti da leader. Le nuove generazioni pensano più a loro che ai compagni, ormai c'è meno empatia nel mondo".
Su Zhegrova?
"È una bella domanda perché lui non giocava da un anno. Lui ha questa problematica e dobbiamo stare cauti e allenarlo nel modo giusto perché può tornarci utile. Lui ha qualità e può dare brillantezza. In questo momento non può iniziare e giocare tutta la partita".
A Roma con orgoglio e rabbia?
"Probabilmente si. La squadra dovrà dare sempre qualcosa di più in entrambe le fasi".
Cosa vuol vedere con Lazio?
"Tutto quello che ho detto al suo collega. Domani vogliamo fare qualcosa di più e vediamo domani che succede".
Come mai Kalulu e Kelly sono insostituibili?
"Le prestazioni come sempre. Loro fanno sempre bene e giocano sempre".
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