Sarri lo ha scelto tra i titolari ma non gli si poteva certo chiedere la luna. L'avventura di Daichi Kamada in biancoceleste è iniziata con l'esordio da titolare a Lecce, dove il giapponese ha retto per 55', prima di lasciare il campo a Vecino. Al nuovo acquisto serve tempo per ambientarsi, era prevedibile, specie se si considera che è arrivato due settimane fa da svincolato. Non ha rubato la scena, è un giocatore meno appariscente di Milinkovic ma che può garantire alla Lazio qualità. La conferma arriva anche dal diretto interessato. "Abbiamo caratteristiche diverse" - ha spiegato il giapponese - "Lui è superiore a me fisicamente ed era fondamentale per la squadra, ma posso anche giocare da interno". Un concetto ribadito anche da Martuscello nel pre-partita e da Immobile al termine della gara.
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Lazio, Kamada diverso da Sergej. Ma il Samurai ha solo bisogno di tempo
Il giapponese ha accompagnato tanto la manovra offensiva e ha partecipato alla fase di costruzione del gioco. 39 palloni giocati e 25 passaggi riusciti, con una percentuale dell'86%. Ma molto spesso ha subito la pressione ed il raddoppio del Lecce: è stato il secondo calciatore più pressato (69,60%) dietro ad Immobile (71,72%). Rispetto a Milinkovic è un calciatore che copre meno il campo: i chilometri percorsi non figurano neanche in top 5, ma al tempo stesso è colui che ha mantenuto la velocità media più alta dei suoi compagni (11,16 km/h). Insomma, Sergej e Daichi sono calciatori diversi ed è impossibile considerare l'ex Eintracht l'erede di Milinkovic per caratteristiche. Ma le qualità del Samurai sono indubbie, gli serve solo il tempo giusto per calarsi nella realtà del calcio italiano e, soprattutto, negli schemi di mister Sarri.
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