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Lazio, la Lega Serie A assegna il goal a Milinkovic: la spiegazione

Niente gioia per Gonzalo Escalante. Il goal di ieri della Lazio contro i nerazzurri, non è stato assegnato all'argentino ma al Sergente

redazionecittaceleste

ROMA - Ieri sera la Lazio ha perso una partita che, sotto alcuni punti di vista, potrebbe essere considerata strana. Tutti e quattro i goal dell'incontro sono arrivati in maniera particolare. Il primo su calcio di rigore assegnato dopo una scivolata di Wesley Hoedt, il secondo su un rimpallo che ha favorito Romelu Lukaku e, il terzo dei nerazzurri, dopo un cavalcata dello stesso belga che ha fornito un ottimo pallone a Luataro Martinez. Se si guardano i numeri a mente fredda, il primo pensiero è che i biancocelesti hanno fatto la partita, ma i nerazzurri hanno segnato.

LA RETE DI MILINKOVIC - In occasione del goal del 2-1 della Lazio che ha riaperto la sfida, a calciare la punizione è stato Sergej Milinkovic-Savic. Ma la deviazione di Gonzalo Escalante è stata fondamentale per ingannare Samir Handanovic. Il portiere sloveno è rimasto inerme e ha potuto solo raccogliere la sfera sul fondo del sacco. Tuttavia, nonostante senza l'intromissione dell'argentino forse il serbo non avrebbe segnato, la Lega Serie A ha deciso di assegnare il goal al Sergente. Nelle ore successive alla sfida clou della ventiduesima giornata di campionato, gli organi competenti hanno rilasciato un comunicato ufficiale che spiega la decisione ultima:

 Inter-Lazio, gol Milinkovic

"La punizione da cui è scaturito il gol della Lazio era indirizzata verso la porta. A dispetto di quanto potesse sembrare dai primi replay televisivi, le immagini dall'alto, perfettamente in asse con la porta, visionate con attenzione nel post gara, mostrano che il tiro di Milinkovic-Savic sarebbe comunque terminato nello specchio della porta. Ai sensi delle Linee Guida per i gol dubbi, non conta quanto sia determinante la successiva deviazione di Escalante che inganna nettamente Handanovic. Nel movimento del giocatore della Lazio, infatti, non si ravvisa la sua intenzione di andare a colpire il pallone, quanto il tentativo di scansarsi dalla sua traiettoria diretta verso la porta. Pertanto, sulla base del primo paragrafo del Criterio 2A delle Linee Guida per i gol dubbi, la paternità del gol viene attribuita a Milinkovic-Savic".