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Lazio-Lecce, Sarri: “Vedo segnali di crescita. Ma è imbarazzante che…”

Sarri
Le parole del tecnico biancoceleste intervenuto poco dopo il triplice fischio del match coi salentini dalla sala stampa dello stadio Olimpico
Michele Cerrotta

Successo pesantissimo: la Lazio batte il Lecce, conquista la quinta vittoria consecutiva e porta a casa tre punti che danno benzina fondamentale alla corsa per la Champions League. Al termine del match, per analizzare la partita è intervenuto in conferenza stampa Maurizio Sarri. Queste le sue parole.

Gonzalez del Lecce è d’accordo con lei sul campo, pensa possa avervi avvantaggiato visto che conoscevate già il tempo?

Sì ma loro hanno giocato più di noi per vie esterne, noi che vogliamo impostare sempre e comunque nella fascia centrale del campo abbiamo un problema enorme. Ora è veramente neanche da dilettanti, da amatori. È imbarazzante che il calcio italiano sia ridotto così, è preoccupante. La sera che giocò la Roma in coppa c’era una partita in Spagna e sembrava di vedere la Champions. Chiaro che poi all’estero non ti guarda nessuno. Non abbiamo i soldi per far gli stadi, ok, ma non mettere soldi per tenere il terreno in condizioni perfette è incomprensibile. Poi se parli di calcio vero dicono che ti lamenti. Il pallone è un’entità viva che va per ca**i suoi”.

D’Aversa ha detto che nelle occasioni dei capannelli bastava ammonire i calciatori della Lazio, e che siete stati bravi ed esperti voi.

Mi sembra che le mani addosso a Immobile le abbia messe un calciatore del Lecce. Quello di Zaccagni non l’ho visto perché parlavo con Martusciello. Ma parlare di arbitraggio in questa gara non mi sembra giusto, non ci sono stati episodi particolare. La partita per noi è stata difficile, avevamo un rischio di arrivare scarichi mentalmente altissimo e loro ci avevano sempre disturbato molto. L’orario è discutibile dopo un derby infrasettimanale: tutte cose che si sono viste nel primo tempo. Per fortuna siamo venuti fuori nel secondo tempo”.

A livello di cilindrata mentale la squadra è cresciuta tanto ultimamente?

Sembra che sia in crescita, anche se nel primo tempo mi sono preoccupato di vedere vecchie storie. Sembra in crescita, forse con una mentalità non ancora al 100% ma ci sono segnali di crescita”.

Fermarsi adesso per la Supercoppa interrompe un ciclo. Non altera la regolarità del campionato nel prossimo mese?

Questa è istigazione a delinquere, sai come la penso. Questo è tutto tranne che sport: prendiamo quello che si può prendere in maniera sbagliata, andiamo a elemosinare soldi in un momento di questo tipo. È chiaro si alterino tante situazioni, se il calcio moderno si sta evolvendo così sono contento di essere vecchio”.

La Supercoppa può essere una possibilità per aprire la bacheca?

Tireremo fuori tutto quello che abbiamo, ma c’è vincere e vincere. Questi sono trofei che servono agli allenatori per dire di aver vinto qualcosa, ma poco alla società. A me piacerebbe vincere quelli che servono alla società. Detto questo andiamo lì e ce la giochiamo, anche se affrontare ora l’Inter è dura. Visto che dobbiamo fare seimila chilometri andiamo lì motivati”.

Come stanno gli infortunati?

Patric è caduto male e si è riacutizzato un vecchio malanno alla spalla, Castellanos ha una piccola lesione e speriamo di recuperarlo almeno per il rientro in campionato. Isaksen non aveva niente, è stata una scelta. Continua a preoccuparci un po’ Zaccagni, è costretto a giocare con gli antidolorifici perché il piede è gonfissimo”.

Dall’Inter in poi è cambiato qualcosa.

Contro l’Inter ero perplesso dalle critiche, avevamo fatto una buona partita contro una squadra che sta dominando in Italia e va per la maggiore in Europa. Abbiamo perso per due errori individuali, ma avevo buone sensazioni. Poi siamo entrati in un trend positivo, proviamo a farlo durare il più a lungo possibile”.

Negli ultimi giorni si è parlato di rinnovo di contratto di Maurizio Sarri, Fabiani ha detto ogni cosa a suo tempo. Per te questo è il tempo? Basic dovrebbe andare a Salerno, verrà sostituito?

Di questo non so, non ne abbiamo parlato. Non sta giocando, se desidera andare va preso in considerazione. Se giocasse ogni tanto decideremmo noi, non giocando mai deve decidere lui. Non abbiamo parlato ancora con il direttore, neanche del mio contratto. Siamo a diciotto mesi dalla scadenza, mi sembrerebbe prematuro”.

Ha parlato con Immobile per il giallo? Come sta dal punto di vista fisico?

Non si parla molto dopo la partita. La condizione fisica è di un ragazzo che si è allenato poco nell’ultimo mese tra acciacchi e infortuni. Ieri a livello medico dopo la doppia seduta sembrava a posto, ma avevamo concordato di fargli giocare una ventina di minuti”.

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