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Lazio, l’esperimento di Sarri: Felipe Anderson e Pedro come Mertens

redazionecittaceleste

In assenza dei nazionali, a Formello mister Sarri ha deciso di reinventare Pedro e Felipe Anderson finti centravanti

Nonostante il campionato sia fermo per dare la precedenza agli impegni della nazionali, i calciatori della Lazio stanno continuando il lavoro iniziato con Maurizio Sarri in ritiro. In questi giorni dove molti dei biancocelesti sono assenti, specialmente in attacco, al tecnico nato a Napoli ma cresciuto in Toscana non è rimasto che sfruttare il momento per fare qualche esperimento tattico. Nel centro sportivo di Formello, infatti, con l'assenza di Ciro Immobile impiegato con l'Italia e di Vedat Muriqi chiamato a fare goal con il Kosovo, l'allenatore dei biancocelesti ha pensato bene di affidare il ruolo di centravanti a due calciatori inaspettati.

L'idea tattica

I due giocatori che più di tutti hanno stuzzicato la fantasia degli addetti ai lavori in questo periodo, sono stati Pedro e Felipe Anderson. Entrambi schierati come finti centravanti. Come detto, le soluzioni in casa Lazio in quel reparto non mancano. Il titolarissimo resta King Ciro. L'ex vincitore della Scarpa d'Oro spera di poter imparare molto dal nuovo allenatore e, soprattutto, spera di ricompensare la fiducia che gli verrà data a suon di goal. Il sogno sarebbe riuscire a superare il record di Gonzalo Higuaindi 36 goal in un singolo campionato, ottenuto al Napoli proprio sotto la guida del mister capitolino e già eguagliato dal bomber partenopeo un paio di stagioni. La sua prima alternativa, invece, è il Pirata. Insomma, palla a terra o gioco aereo, la Lazio è coperta.

Il precedente

Tuttavia, quella di vedere uno tra lo spagnolo e il brasiliano agire alla Dries Mertens è una possibilità reale. Il belga, anche lui in azzurro, ha iniziato a vivere una seconda giovinezza quando Sarri ha deciso di schierarlo prima punta. Al primo anno, infatti, il calciatore del Napoli riuscì a stabilire il suo personalissimo record di 28 goal segnati in un solo campionato. Cosa che, nei primi anni in Italia, non era riuscito a fare nemmeno sommando tutte le reti.