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Lazio, Lotito e il Flaminio: “Ecco come stanno le cose. Cercheremo di…”

Lotito
Il patron biancoceleste ha intenzione di presentare il progetto entro metà novembre per regalare ai tifosi una nuova casa il prima possibile
Stefania Palminteri Redattore 

Ha una missione da compiere Claudio Lotito: il patron biancoceleste sta lavorando instancabilmente per presentare lo studio di fattibilità al Comune di Roma per la riqualificazione dello Stadio Flaminio, così da regalare una nuova casa ai tifosi della Lazio, come lui stesso ha detto. Inizialmente, la data limite era segnata a ottobre, ma è poi è stata posticipata complice anche lo spostamento al 20 novembre del termine della conferenza dei servizi per il progetto della Roma Nuoto. Uno slittamento sfruttato a pieno dalla Lazio, che ha potuto così indirettamente avere giorni supplementari per analizzare qualsiasi possibile criticità riguardo un progetto che, come sottolineato spesso da Lotito, punta a rispettare a pieno l'opera esistente di Nervi.

Lotito, come vi abbiamo raccontato, lo ha ribadito ancora ieri all'uscita dal Consiglio Federale: "Quando non parlo significa che le cose le sto facendo. Ho preso un impegno con l'amministrazione comunale secondo il quale a metà novembre avrei portato uno studio di pre-fattibilità. E questo avverrà, matematicamente. Ho elaborato un progetto che sia funzionale all'efficienza dell'impianto alla luce delle norme attuali e non quelle di 30 o 40 anni fa. Finora tutti sono rimasti entusiasti quando ho mostrato il piano, poi, però, a parte proclamarle, le cose bisogna metterle a terra. Sono fiducioso che, salvo complicazioni, cercheremo di dare la casa ai laziali, perché è giusto che sia così".