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Lotito: “Forse ho abituato troppo bene i tifosi della Lazio, ma…”

Lotito
Le parole del presidente biancoceleste, intervenuto questa sera a Viterbo durante un evento di chiusura di campagna elettorale: i dettagli

redazionecittaceleste

Non solo le parole di Ciro Immobile, intervenuto ai microfoni di Sky Sport dando anche notizie molto interessanti in merito al suo futuro con la Nazionale. È infatti andato in scena questa sera a Viterbo l’evento di chiusura della campagna elettorale di Fondazione e UdC. Presenti per l’occasione, a Piazza del Gesù, il leader nazionale dell’UdC Lorenzo Cesa ma soprattutto il presidente dellaLazioClaudio Lotito. Proprio in questa occasione, allora, il patron biancoceleste ha rilasciato alcune dichiarazioni. Andiamo a scoprire, quindi, tutte le sue parole.

Claudio Lotito

Partiamo allora con un aneddoto del passato, che vide protagonista proprio Claudio Lotito e il compianto Arturo Diaconale. “In passato mi sono trovato a Ladispoli con Arturo Diaconale, che oggi non c’è più. Ricordo che citofonai al primo abbonato e gli dissi che ero il presidente della Lazio Claudio Lotito. Lui pensò si trattasse di uno scherzo e quindi chiuse il citofono. Alla terza volta gli ho detto: 'Scenda o si affacci, così vedrà che sono davvero io’. Loro ovviamente rimasero colpiti dalla cosa, si trattava di una bella famiglia di laziali. Per come lo concepisco io, il calcio è come una grande famiglia. E io mi sento il padre di quella dei laziali“.

Ma il presidente Claudio Lotito non si è fermato qui. E ha continuato: “Io non sono abituato a vendere sogni, bensì realtà. Penso che i tifosi abbiano ragione per quanto riguarda il punto di vista passionale a dire che la squadra sia un loro patrimonio. Però allo stesso tempo credo che dal punto di vista della gestione non sia così. I tifosi laziali sono particolari, forse li ho abituati troppo bene io. I romanisti invece sono contenti anche quando le cose vanno male. A inizio stagione loro partono sempre per vincere il campionato, ma poi si accontentato anche di lottare per altre posizioni. Noi laziali invece siamo diversi“.