Lazio, Lotito presenta un ddl in Senato: nel mirino i fondi proprietari in Serie A

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Nuovo disegno di legge presentato in Senato da parte di Claudio Lotito. Il presidente della Lazio, insieme al senatore Gelmetti, ha presentato un ddl composto da otto articoli mirato a regolamentare la gestione da parte dei fondi delle società calcistiche professionistiche. Non solo Serie A, quindi, ma è evidente come la massima serie sia il target principale per il patron biancoceleste. Che, insieme a Gelmetti, spiega: “Il calcio è un patrimonio culturale, economico e sociale del nostro Paese ma negli ultimi anni ha visto entrare nel sistema capitali difficilmente tracciabili, veicoli societari opachi e fondi speculativi spesso domiciliati all’estero, generando rischi gravissimi in termini di conflitti di interesse, frodi finanziarie e alterazione della regolarità sportiva”.

Tra le proposte, quella di obbligare tutte le società calcistiche professionistiche a “dichiarare annualmente l’identità dei titolari effettivi (oltre il 5% del capitale o dei diritti di voto), la provenienza dei fondi e i legami con altri club, la pubblicazione trasparente di tali dati sui siti ufficiali della FIGC e delle Leghe”, recita la nota di AgenParl. In caso di mancato adempito delle norme ci sarebbero “sanzioni pecuniarie fino a 5 milioni di euro, penalizzazioni sportive (-1 punto a settimana) e sanzioni penali per le omissioni volontarie”. Infine, i fondi e le fiduciarie essere sarebbe obbligate a “costituire una società di diritto italiano con sede legale e legale rappresentante residente nel territorio nazionale”.

“Vogliamo riportare ordine, etica e trasparenza in un sistema che troppo spesso è stato usato come leva finanziaria opaca o strumento di potere” spiegano Lotito e Gelmetti. “La passione dei tifosi e la credibilità del nostro sport meritano regole chiare e responsabilità vere. Questo disegno di legge non è contro il capitale estero, ma è a tutela del merito sportivo, della legalità e della trasparenza. Chi investe nel calcio italiano deve farlo con regole certe, alla luce del sole e nel rispetto delle nostre istituzioni”.