Nella vittoria a Torino c'è la firma di Matteo Guendouzi, stavolta decisivo non solo in mezzo al campo ma anche in zona offensiva con il gol che ha sbloccato il tabellino in favore della Lazio. Corre, lotta e conquista tutti, ogni giorno di più il nativo di Poissy. Se lo coccola anche il presidente Claudio Lotito, che sottolinea i suoi meriti per averlo portato nella Capitale e ne esalta le qualità tecniche e caratteriali.
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Lazio, Lotito si coccola Guendouzi: “L’ho preso io di persona. Le sue qualità…”
“Non mi piace parlare dei singoli, perché Guendouzi non può vincere le partite dasolo. Lui però l'ho preso io di persona. Vennero i dirigenti del Marsiglia a casa mia a Cortina per trattare” - dichiara il patron alle colonne del Corriere della Sera - “Non ha solo abilità tecniche significative, ma ha voglia di lavorare per la squadra. Ha passione. Gli piace emergere, mettendosi però al servizio degli altri. Si sta dimostrando un ragazzo umile. Ho sempre detto che per ottenere certi risultati bisogna essere uniti, compatti, determinati ed essere dotati di ferocia agonistica. Guendouzi incarna queste qualità”.
E ancora, sui biglietti di Monaco: “Loro stando in casa hanno il potere decisionale. Abbiamo fatto presente che i 3200 biglietti che ci avevano inizialmente messo a disposizione erano evaporati e che i nostri tifosi erano insoddisfatti. Loro potrebbero concederne di più, ma giocando in casa dettano legge. Certo, il buon senso deve sempre prevalere. Il problema è che loro ovviamente tutelano i loro abbonati e puntano a portare la loro gente allo stadio. Specie perché la partita è delicata”.
Infine, sul Flaminio, Lotito commenta così: “Il progetto per lo stadio deve essere chiaro e ben strutturato – afferma Lotito -. Ho chiesto a uno studio di architettura molto importante di seguire la faccenda perché non possiamo sbagliare nulla. La Juve col tempo si è resa conto che probabilmente avrebbe dovuto fare uno stadio più grande. Noi abbiamo circa 32mila abbonati e quindi non possiamo scendere sotto i 48-50mila posti. Rutelli, quando era sindaco, propose la demolizione del Flaminio. Decideranno gli esperti se ciò è necessario. La Lazio però ha bisogno di un impianto di circa 50mila spettatori, che sia coperto e che abbia spazio per i parcheggi. Se si dovesse riuscire a ristrutturare il Flaminio bene, altrimenti a Roma c’è un patrimonio culturale e artistico tale per il quale salvaguardare il catino non mi sembra fondamentale”.
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