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Intervenuto ai microfoni di Flashscore l'ex centrocampista biancoceleste, Luis Alberto, ha toccato tanti temi, tra i quali il suo periodo con la maglia della Lazio.
"Lasciare la Lazio? È stato difficile, sono stato lì per otto anni: ho dei ricordi molto belli. Il secondo anno soprattutto è stato straordinario: praticamente ero un attaccante, ho segnato tantissimo. Nella stagione 19/20, invece, fino a quando è arrivato il Covid, ci siamo divertiti ad allenarci e a giocare. Avevamo un grande gruppo. Siamo stati quasi in grado di lottare per lo Scudetto, una cosa molto difficile per la Lazio, perché in Italia ci sono squadre che erano sopra di noi per stipendi come Inter, Milan, Juventus e altre ancora. La verità è che siamo riusciti a competere e a divertirci, e questa è stata la cosa più bella. Inzaghi? All'inizio è stato difficile per lui, era la sua prima esperienza da allenatore. Sicuramente non è lo stesso di adesso perché è migliorato molto, ma è stato fantastico lavorare con lui.
Oltre che essere un grande mister è anche una persona che ti sta vicino, che cerca di aiutarti il più possibile e per noi è stato come un padre nello spogliatoio. Ci ha sempre sostenuto, abbiamo ancora un bellissimo rapporto. La Nazionale spagnola? Non penso che mi richiameranno. Penso che abbiano un gruppo giovane e pronto per la Coppa del Mondo, anche se cambiano alcuni giocatori. Tornare è praticamente impossibile. Il ritiro? Al momento non lo so. Qui in Qatar sto cercando di divertirmi il più possibile. Finché il mio corpo mi dirà che sto bene cercherò di giocare ancora, era il mio sogno fare il calciatore. Non penso al mio ritorno in Spagna ora, mi godo il momento. Cerco di vivere gli anni migliori e di prolungarli il più possibile. Voglio ancora divertirmi e non pensare al ritiro".
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