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Lazio, l’importanza di chiamarsi Luis: Sarri non può più farne a meno

Luis Alberto
Un 2023 da assoluto protagonista quello di Luis Alberto, faro e grande punto di riferimento del centrocampo biancoceleste nelle difficoltà
redazionecittaceleste

Tra dicembre e gennaio si è capovolto il destino alla Lazio di Luis Alberto. Lo spagnolo sembrava sul punto di dire addio già nella sessione invernale, complice un rapporto con Sarri mai sbocciato. Qualcosa però è cambiato: il confronto durante la pausa Mondiale tra i due ha portato i frutti sperati. Da quel momento il centrocampista e il tecnico hanno remato dalla stessa parte per il bene della Lazio.

Adesso Il Mago è insostituibile. Nel 2023 sono diciotto partite consecutive in campionato (21 considerando la Conference): l'unica saltata è solamente l'andata proprio contro il Lecce. Da quel momento sono arrivati 2 gol e 4 assist, ma l'atteggiamento è quello che ha colpito. Sarri gli ha perdonato anche qualche "vaffa" durante la sostituzione, capendo il momento e il carattere dello spagnolo. Anche dopodomani Luis sarà protagonista in un centrocampo biancoceleste incerottato. Vecino Cataldi non ci saranno, Marcos Antonio ha una caviglia malconcia ma ci sarà. Con un Milinkovic sottotono, sarà ancora lo spagnolo a dover accendere la luce. Il Mago è sicuramente stanco, le tante partite si fanno sentire, ma non vuole mollare adesso. Il sogno Champions è alla portata, serve un ultimo sforzo per coronare una grande stagione.