367 volte in campo con l'aquila sul petto non si cancellano. Senad Lulic è rimasto legato alla Lazio, la sua Lazio che ha anche guidato da capitano nella sua lunga esperienza in biancoceleste, passando alla storia con il gol decisivo del 26 maggio. Da un match storico all'altro: il bosniaco, intervenuto ai microfoni di RadioSei, ha commentato la vittoria contro il Bayern Monaco e parlato dei suoi vecchi compagni. Queste le sue parole.
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Lazio, Lulic: “Bayern? Grande emozione ma sarà tosta in Germania. Su Radu…”
“Ora vivo in Svizzera e per me è tornare a casa. Io sono cresciuto qua ed è molto più tranquillo. Roma è una città bellissima, ma era un po’ più complicato coi bambini. Ci abbiamo pensato a rimanere nella Capitale, ma poi abbiamo deciso di rimanere qua.
La vittoria della Lazio contro il Bayern? Ci speravo, ma di certo non me l’aspettavo. Per la gara di ritorno abbiamo un vantaggio, ma non possiamo pensare sarà facile. Quelle sono squadre particolari…
Non vedo tutte le partite della Lazio, ma la vedo spesso. Poi quando ci sono quelle di richiamo, mi attacco al televisore. Come quella di mercoledì: vedere lo stadio così pieno è bellissimo e mi fa venire voglia di scendere in campo e tornare a giocare. Seguo Parolo in tv e parla molto bene così come parlava quando eravamo compagni di squadra. Nello spogliatoio lo ascoltavamo molto anche per cose legate ai contratti. Era tagliato per quelle cose. Ho visto anche Klose in tv e va meglio quando deve spiegare le partite in tedesco, però sta migliorando anche lui in italiano. Radu? Non dico che è sparito, ma quasi. Siamo caratterialmente simili in questo: siamo abbastanza schivi, non ci piacciono tv e giornali. So che va sempre allo stadio e infatti va in Tevere in mezzo ai tifosi. È un laziale vero.
Al di là della finale di Coppa Italia con la Roma, ci sono tante partite che mi rimangono in testa, belle e brutte. Rimpianti e gioie. Il calcio italiano di club negli ultimi anni è in evidente crescita, infatti il ranking sta migliorando molto. Pioli e Inzaghi così in alto? Me li aspettavo. Certamente Pioli ha più esperienza perché è più anziano, ma anche Inzaghi si capiva che avrebbe avuto un futuro importante. È uno che da allenatore spende tutte le energie durante la partita, è un allenatore moderno. Sa quando deve scherzare e quando deve essere duro coi giocatori. Sa come gestire il gruppo e nel calcio di oggi è fondamentale”.
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