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Lazio, il mal di trasferta è ormai una certezza ma Sarri ha trovato la cura

redazionecittaceleste

I biancocelesti continuano ad avere un rendimento preoccupante lontano dall'Olimpico. Il mister chiede interventi a gennaio

Vedi Napoli e puoi muori”. Potrebbe essere sintetizzata così la serata del “Maradona” per la Lazio. Una frase che nell’accezione originaria esprime la voglia di tornare nel capoluogo campano, ma che per i biancocelesti va invece presa alla lettera. Dando uno sguardo a questa prima parte di stagione in realtà ci si rende conto che tale ragionamento oltre che per Napoli vale anche per Milano, Bologna e Verona. Se poi si vogliono allargare gli orizzonti all’estero, allora anche per Istanbul.

TRASFERTA INDIGESTA – Tornando alla Serie A, i 21 punti in classifica la Lazio di Sarri se li è conquistati quasi tutti in casa. Il club capitolino tra le mura amiche è secondo solo al Napoli (16 punti a 19). Lontano da Roma invece sono dolori. Ad oggi i biancocelesti sono 15esimi per rendimento in trasferta. 5 punti come l’Udinese, prossimo avversario, che però ha una gara in meno fuori. In più, con il 4-0 del “Maradona”, la Lazio ha raggiunto quota 17 reti subite extra Olimpico.

Peggio ha fatto solo lo Spezia di Thiago Motta, quartultimo in classifica, con 23. Nelle ultime uscite il reparto arretrato sembrava in crescita. In seguito al mini ritiro post Hellas erano stati solamente tre i gol subiti su azione (Zapata, De Roon e Payet). Lo stesso leader difensivo Acerbi dopo la Lokomotiv Mosca appariva convinto dei passi in avanti: “Dobbiamo trovare continuità, ma il metodo di lavoro che stiamo adottando è buono”. Tutto risolto? Per niente. Ecco il nuovo tracollo, con quattro gol al passivo e tutti su azione. Una batosta digerita male da tutti, in primis dal presidente Lotito.

OBIETTIVO TERZINO – Il patron è pronto a chiedere nuove spiegazioni a Sarri. Il rapporto tra i due resta buono, ma certi cali di concentrazione iniziano a pesare. Dal canto suo il Comandante non ha dubbi: la rosa va completata. Se in attacco l’obiettivo resta il vice Immobile previo piazzamento di Muriqi, dietro si punta al terzino sinistro. Hysaj continua ad avere difficoltà. Marusic ha dato buone garanzie (nonostante adattato), ma serve la spinta di chi a sinistra ci gioca di ruolo, non in emergenza. Un profilo accessibile è quello di Angileri del River Plate. Il sogno sarebbe Marcos Alonso. La sensazione è che a gennaio la Lazio non voglia restare a guardare. Urgono rinforzi per evitare altre “disattivazioni” stile Napoli, Verona, Bologna e Milano.