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Lazio, Martusciello: “Un ritiro positivo sotto l’aspetto tattico e fisico”

Martusciello
Al termine dell'allenamento mattutino Martusciello è intervenuto ai microfoni ufficiali della società per parlare del ritiro ad Auronzo

redazionecittaceleste

Penultimo allenamento di questo ritiro andato in archivio. Mister Sarri fischia tre volte e pone fini alla rifinitura mattutina in vista dell'ultima amichevole sotto le Tre Cime prevista per questo pomeriggio alle ore 18. Avversario di giornata sarà il Primorje (seconda divisione slovena). Domanila squadra ripartirà alla volta della Capitale, dove si fermerà qualche giorno prima di muoversi verso l'Austria dove completerà la preparazione. Altre due amichevoli in programma: Genoa (27 luglio) e Qatar (30 luglio). Al termine dell'allenamento Giovanni Martusciello, vice di mister Sarri, è intervenuto ai microfoni ufficiali della società per parlare di questo ritiro giunto ormai alle battute finali. Di seguito le sue parole:

Bilancio sul ritiro visto che siamo quasi giunti alla fine?

"Positivo in termine di fatiche e di risposte avute sotto l'aspetto fisico. Tattico siamo a buon punto visto che la maggior parte c'era anche lo scorso anno. Speriamo di concludere nel migliore dei modi sta sera poi si ripartirà per l'inizio della stagione".

Differenze tra Auronzo 2021 e 2022?

"Enormi perché i ragazzi ci conoscono e vice versa. La distanza non c'è più, sull'aspetto tattico siamo avvantaggiati c'è da affinare i tempi per muoversi meglio ma le differenze sono positive".

La squadra ha acquisito le idee di mister Sarri?

"Sarà il campo a dirlo ad oggi sembrerebbe di sì. I nuovi sotto l'aspetto sono un po' più indietro ma sono molto ricettivi gli abbiamo fatto capire l'importanza di alcune cose. Si parla di reazioni di squadra. La reazione individuale ce la devono mettere loro".

Visto i tanti nuovi in difesa per questo si è lavorato tanto sulla linea difesa?

"Si rispetto lo scorso anno è comunque cambiato poco il programma di lavoro va fatto in quello maniera e si fa in questa maniera".

Gli altri nuovi come l'ha visti?

"Bene perché la fortuna che hanno è che sono in gruppo di brave persone e rispettose delle condizioni del gruppo sono stati accolti a braccia aperte il gruppo "vecchio" deve trascinare e gli altri seguire i loro comportamenti".

Il gruppo vecchio lo ha fatto anche prima di partire, si sono presentati tutti tirati a lucido

"Rispetto a quando giocavo io c'è più cultura del lavoro. Anche se si sta fermi un mese non si sta davvero fermi. E' un modo buono di non farsi trovare impreparati per evitare problemi che possono rallentare".

Problemi fisici nel ritiro non ce ne sono stai anche per questo?

"Si però si ritorna al discorso il guaio di un calciatore oggi è stare fermo per poi ripartire. Si preparano prima degli eventi con maggiore forza e impegno fisico e sono già preparati a queste sollecitazioni sono preparati bene e siamo partiti a mille. Ci sono da velocizzare alcuni processi di apprendimento vediamo questi giorni se si riesce ad arrivare alla migliore condizione ed a una conoscenza generale per arrivare a un punto accettabile".

Settembre-novembre sarà impegnativo bisognerà migliorare nella terza partita settimanale?

"La stranezza di questo campionato è tutto da divenire. Noi cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi e avere risposte buone. Bisogna prepararsi bene e cercare di fare le cose che si stanno preparando. Non si può programmare come si parte".

Serve uno step mentale da parte della squadra?

"E' una conseguenza di come stai nel campo. Quando ci si muove male ricadono in alcuni ruoli le fatiche e si disperdono molte energie. Rispetto allo scorso anno partiamo già avvantaggiati. Lo scorso anno si veniva da 5 anni di un modo di giocare. Crediamo e speriamo che la continuità si possa dare. Ma parliamo di un gioco imprevedibile dipende da molti fattori molte squadre si sono rafforzate".

L'obbiettivo è sempre quello di migliorarsi

"Lo step prossimo è la partita con il Bologna, parlerà il campionato poi per dirci a cosa potremo puntare. Puntiamo sempre a fare di più e di meglio sarebbe straordinario fare di più dello scorso anno. Molte squadre si sono rafforzate sarà un campionato che porterà sorprese anche in virtù del mondiale. Soprattutto i ravvicinati incontri, sarà un campionato da vedere e vivere e ragionare partita per partita".

Si giocherà una volta ogni tre giorni fino allo stop e anche dopo, il primo posto nel girone di EL permette di avere due settimane tipo, sarà l'obbiettivo ?

"Quello se si riuscisse a fare sarebbe vantaggioso, ci porterebbe a recuperare sforzi importanti, l'obbiettivo è cercare di vincere tutto quello che c'è da vincere ma non si pretende questo".

Basic e Romero, quanto vi stanno mettendo in difficoltà nelle scelte?

"Non ci stanno mettendo difficoltà, noi apprezziamo le crescite individuali. Sono ragazzi giovani che hanno dalla loro l'età e possono sempre migliorare. Finché vengono dubbi su chi scegliere non è una difficoltà anzi ben venga".

Quanto il riposo sarà importante?

"Il recupero è determinante ma questo è un ragionamento che si fa in base agli sforzi delle gare e al peso che si dagli allenamenti. Anche in vista delle temperature, non si lascia nulla al caso. Siamo preparati e abbiamo i mezzi per pesare queste cose per chi deve rallentare e chi deve accelerare".