cittaceleste news Lazio, Mattei: “Cancellieri è qui perché non riscattato, non perché la società lo volesse”

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Lazio, Mattei: “Cancellieri è qui perché non riscattato, non perché la società lo volesse”

Cancellieri
Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, il noto giornalista ha detto la sua dopo il pirotecnico arrivato tra i biancocelesti e il Torino
Edoardo Benedetti Redattore 

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Intervenuto ai microfoni di Radio Sei, il nosto giornalista Stefano Mattei ha detto la sua sulla Lazio di Sarri dopo il pirotecnico 3-3 arrivato contro il Torino.

"La Lazio raccoglie un punticino piccolo in extremis con il Toro, squadra arrivata a Roma con la peggior difesa e il peggior attacco. Attualmente è al 13° posto, deve ringraziare il rigore di Cataldi altrimenti anche il Torino l’avrebbe scavalcata. I biancocelesti hanno battuto l’ultima e la penultima, perdendo con le squadre che la precedono. Questa è la situazione all’orizzonte delle due sfide con Atalanta e Juventus.

La Lazio si è fatta sfuggire dalle mani la partita, ma alcuni calciatori sono impresentabili; Hysaj sembrava un birillo, la difesa, con la marcatura a zona, fa sì che resti l’uomo libero che segna: cominciano ad essere troppi i gol presi con la superiorità numerica dietro.

La Lazio deve ringraziare i due gol che si è inventato Cancellieri. Castellanos non deve pensare di essere Van Basten, la rabona a metà campo è inutile; deve abbassare le sue pretese, le sue considerazioni, alla Lazio serve gente concreta, i campioni non ci sono.Il presidente Lotito, pur di vincere la sua battaglia, ha sfinito i tifosi, anche la squadra e temo pure Sarri; ho visto delle immagini del tecnico sfinito in panchina sabato, ha capito la gravità della situazione e non ha soluzioni, non sa come uscirne. Tifosi logorati da questa gestione.

Ricordo quello che la società ha fatto con Cataldi, lo ha mandato in esilio a Firenze; Cancellieri è qui perché non lo hanno riscattato, non perché la società volesse tenerlo. Questa è una squadra che dovrà galleggiare tra il 10° e il 12° posto. E qualcuno ancora pensa di essere il più bravo di tutti, che ha allestito una buona squadra e che il mercato non serva”.