Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Mauro Mazza ha commentato il momento vissuto in casa Lazio dopo un avvio di stagione complicato in campionato e la delusione di Sarri. Il tecnico toscano, secondo il noto giornalista, appare spento e deluso dal mercato e non solo, con il rischio che la mediocrità diventi abitudine nell'ambiente biancoceleste. Queste le sue parole: "Il clima non è buono, il rischio è di abituarsi all’anonimato. Guardavo l'undici in campo, mi chiedevo chi fosse il leader: Pedro? Ha trentotto anni.
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Lazio, Mazza: “C’è il rischio di abituarsi all’anonimato. Sarri spento e deluso”
Alla squadra manca la fame, lo stesso Sarri mi sembra un po' spento nonostante ci metta tutto se stesso. A gennaio la squadra andrà rafforzata, seriamente. Non voglio avere pensieri brutti ma rischiamo la mediocrità come abitudine, che andrebbe bene a qualcuno ma non ai tifosi della Lazio. La rassegnazione va combattuta. Si può ripartire da Zaccagni, dico anche Isaksen nonostante non sia quello dello scorso anno.
Romagnoli è un riferimento, Guendouzi ci metta l’anima ma ho la sensazione che non tutti gli riconoscano questo ruolo di giocatore che riprende i compagni. Il Taty è lezioso. L’anonimato è anche questo: non avere in campo calciatori in cui il bambino di sei anni si può identificare e di cui può comprare la maglia. La delusione di Sarri sul mercato i calciatori la conoscono ed è anche la loro delusione. Il clima la squadra lo comprende bene".
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