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Lazio nervosa senza giustificazione: sei gialli e un rosso in due partite

redazionecittaceleste

Un livello di nervosismo, immotivato, troppo alto evidenziato anche da Marusic e anche da lui senza motivo. Ora bisogna capire e intervenire

La Lazio ha voglia, tanta, rabbia, troppa e la paga puntualmente partita dopo partita. Sia con il Bologna che con il Torino la foga agonistica messa in campo si è spesso tramutata in eccesso. Tanti gli scontri durante la partita con il Bologna di Mihajlovic. Diversa la situazione vista contro il Torino dove la foga è esplosa nelle proteste finali ai danni dell'arbitro Piccinini reo di aver fischiato in maniera troppo fiscale la fine della partita bloccando un potenziale contropiede biancoceleste. Quattro i gialli sventolati dal fischietto di Forlì nei 90 minuti di ieri: due proprio per le poteste, ai danni di Immobile (andato a protestare da capitano) e Milinkovic-Savic corso in campo per sfogare tutto il suo disappunto. Sebbene le proteste potessero avere senso la Lazio che si è vista in due giornate è troppo nervosa.

Cartellini

La Lazio è partita forte nel conto dei cartellini stagionali. Sei gialli e un rosso in due partite. Sebbene il rosso di Maximiano sia frutto di un'ingenuità e non per un intervento scomposto ai danni di un avversario, il cartellino rimane e pesa. Dei sei gialli, due sono arrivati ai danni di Ciro Immobile che ha nel rapporto con i cartellini l'unica pecca. Spesso ammonito per proteste il capitano biancoceleste, per amore della sua Lazio, non accetta nessun minimo torto e spesso eccede con la foga. Sette cartellini in 180 minuti sono comunque troppi e lo stesso Marusic, nel post partita di ieri, ha sottolineato come anche lui non capisca il motivo di tale nervosismo. Sarri ora dovrà intervenire su questo fattore che può essere più che determinante.

Miglioramento

Sono stati 87 i cartellini sventolati sotto il naso dei giocatori della Lazio nella scorsa Serie A frutto di 82 gialli e 5 rossi. Una media di 4,5 che non può e non deve ripetersi quest'anno. La Lazio sta crescendo come squadra ma dovrà farlo non solo dal punto di vista della tattica e del gioco ma anche dell'atteggiamento e dell'agonismo. La foga va bene ma trasformarla in un'arma a doppio taglio sarebbe, realmente, un'ingenuità clamorosa.