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Il gol ha deciso l’amichevole di Frosinone, Avellino-Lazio, è nato proprio da un lampo improvviso di Tijjani Noslin. Dopo una partita al buio, una luce lo ha aiutato. L'olandese è ancora alla ricerca di sé stesso: non ha un ruolo definito nel tridente e non è nemmeno escluso che possa rientrare nella lista dei possibili tagli.
Al Benito Stirpe ha giocato centravanti per l’assenza di Dia, dando il cambio a Castellanos al 17' del secondo tempo. Quando è entrato ha toccato pochi palloni, sbagliato diverse sponde e alcuni passaggi apparentemente banali. Una prova che sembrava destinata alla bocciatura.
All’improvviso, la fiammata. L'olandese si è infilato tra due avversari con un gran controllo di palla e rapidità, ha allungato il passo ed è stato atterrato: rigore. Poi, dal dischetto, il compagno Matteo Guendouzi ha siglato l'1-0 finale. Mister Sarri, però, vuole continuare a lavorarci.
La tournée in Turchia sarà un altro banco di prova, forse decisivo, per capire se Noslin può far parte del nuovo progetto tecnico. Nella passata stagione, la sua prima in biancoceleste, ha vissuto una parabola simile. Alcuni picchi (la tripletta al Napoli in Coppa Italia), oscurati da lunghi momenti di anonimato.
Non si è mai visto il vero Noslin: più delusioni che gioie. Il tecnico toscano vuole continuare a lavorarci: l'adattamento continua ma il tempo stringe. Il Comandante lo ha provato esterno destro: cerca in lui il nuovo Felipe Anderson, ma ancora non ha ottenuto risposte convincenti.
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