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Onorato: “Se la Lazio vuole investire vediamo quale progetto presenterà”

Alessandro Onorato
A margine dell'evento Lo Stadio Flaminio al centro di una visione strategica dello sport a Roma Onorato ha parlato del progetto biancoeleste
Edoardo Pettinelli Redattore 

A margine dell'evento "Lo Stadio Flaminio al centro di una visione strategica dello sport a Roma" l'Assessore allo Sport Alessandro Onorato è tornato a parlare in merito a un possibile progetto per renderlo lo stadio della Lazio.

Abbiamo tre porgetti sul Flaminio. Se la Lazio, come Lotito ha dichiarato ieri, presenterà un progetto, questo andrà poi analizzato. Dal punto di vista valoriale si riconosce che nel quadrante di Roma Nord c'è una vocazione legata alla Lazio. Se verrà presentato il progetto a quel punto Lotito dovrebbe fare un investimento privato e va seguito tutto l'iter. Lotito dichiara che ha un esigenza di capienza, staremo a vedere ma la nostra amministrazione ha dimostrato grande serietà. In campagna elettorale eravamo gli unici che non parlavamo di stadi, noi degli stadi vorremmo essere solamente concreti e operativi.

Come abbiamo fatto per la Roma. Se la Lazio vuole fare l'investimento vediamo quale progetto presenterà. Qualora Lotito non volesse presentare un progetto, e rientra nei suoi diritti farlo, dovremmo valutare gli altri progetti e capire l'equilibrio economico, perché se io Comune di Roma devo mettere 40 milioni di piano investimento e poi farlo gestire ad elementi terzi per fare alcune cose il progetto è bello, ma poi a questo punto entra in ballo un terzo progetto in cui il governo ha il dovere di mettere i soldi per valorizzare il Flaminio, dal momento che è una struttura di valenza internazionale e non un semplice campo comunale.

Qual è il diritto che viene prima? La preservazione dello skyline? Se dovessimo ristrutturare qualunque meraviglia degli anni '50 per come sono state concepite non verrebbero utilizzate e cadrebbero in disuso poco dopo. La copertura al Flaminio va fatta per attirare anche investimenti maggiori, ma anche su questo tema vi è grande resistenza. Se non ci chiariamo bene su come fare spirito di gruppo c'è il rischio che mentre continuiamo a combatterci sui vari progetti rischiamo che il Flaminio crolli veramente nel frattempo. La nostra amministrazione la prima pietra la mette. Noi il Flaminio lo riapriamo come stiamo riaprendo gli altri impianti, ma sul Flaminio serve però una mano di tutte le parti sennò ci schiantiamo contro i no immaginari" 

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