La Lazio deve ormai mettere alle spalle l'ottima prestazione e i tre punti, pesantissimi, riscossi contro il Milan a San Siro nell'ultima giornata di campionato. Giovedì c'è un impegno cruciale che segna la stagione dei biancocelesti: l'andata degli ottavi di finale di Europa League contro il Viktoria Plzen.
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Lazio, ora Isaksen fa la differenza. Dal nuovo anno è un altro giocatore
Tuttavia, bisogna soffermarsi sul grande periodo di forma che sta vivendo Gustav Isaksen. Il 2025 sembra aver sbloccato il potenziale del giovane danese e i tifosi se ne sono accorti, definitivamente, dopo il super-gol al Napoli; il secondo in campionato dopo quello dell'andata.
Al Meazza è stato, a dir poco, decisivo: prima ha fatto recapitare un rosso -sacrosanto- a Pavlovic; poi si è preso un rigore, decisivo per portare a casa i tre punti, trasformato grazie alla freddezza e all'esperienza di un campione senza età come Pedro. Dal gol ai partenopei, il numero 18 si è evoluto.
Isaksen è l'esempio che, se si segue il percorso dettato da mister Baroni, tutto va nella direzione giusta. Lo ha schierato titolare, gli ha dato fiducia e continuità. Ora punta l'uomo, crea superiorità e tira fuori anche delle doti tecniche nel dribbling da non sottovalutare: ora entrambe le fasce della Lazio spingono.
La scintilla è stata improvvisa: fino a poche settimane fa le sue prestazioni erano saltuarie. Era irregolare nelle prestazioni, tirava poco - e male- e non sembrava avere solidità mentale tanto da poter prendersi la responsabilità di decidere una partita in solitaria. Ora tutto è cambiato e l'allenatore Baroni si gode il nuovo - e speriamo definitivo- Gustav Isaksen.
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