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Lazio, Pancaro: “Società con responsabilità evidenti. Ma con il Como…”
Non è iniziata col piede giusto la stagione della Lazio, affondata a Como dopo un precampionato comunque sufficiente. Poche idee, squadra piatta e che si è subito consegnata agli avversari, senza lottare e senza riuscire a creare occasioni pericolose. Per commentare quanto visto al Sinigaglia è intervenuto sulle colonne del Messaggero l’ex difensore biancoceleste Giuseppe Pancaro. Queste le sue parole.
Esordio da dimenticare al Sinigaglia?
“Non ci può essere tutta quella differenza vista domenica. Il Como è una delle realtà economicamente più forti del nostro campionato, ma non si può spiegare la debacle con un deficit tecnico o la mancanza di motivazioni. È proprio saltato il piano tattico della gara, la Lazio è stata sovrastata in tutto e Sarri deve trovare una soluzione”.
Non è semplice ripartire senza rinforzi.
“Le responsabilità della società ormai sono evidenti. Se prendi un nuovo allenatore e ti ritrovi col mercato bloccato fai un grave errore. È una spada di Damocle sulla stagione, ma ora Sarri deve modificare velocemente qualcosa”.
Quale può essere la strada giusta?
“Adattarsi ai giocatori. Ad esempio Tavares e Lazzari fanno la differenza se liberi di attaccare, ma ingabbiati nel gioco storico di Sarri perdono le loro peculiarità. Lo stesso vale per Guendouzi e altri”.
È eresia pensare a un cambio di modulo?
“Più che altro si tratta di mettere i calciatori nelle condizioni ideali per esprimersi. Conte al Napoli schiera McTominay largo, fuori ruolo, ma nello sviluppo dell'azione lo fa giocare dove è devastante. Sarri dovrebbe fare così con i migliori. In passato ha ottenuto grandi risultati, ma oggi la Lazio a causa del mercato bloccato ha bisogno che sia lui ad adattarsi alla rosa, non il contrario. È questo il passaggio fondamentale tra fare un campionato buono e uno veramente brutto”.
Quest'annata può essere paragonata al 2002-03?
“Anche se c'erano stati dei problemi, va detto che quello era un organico forte e con Mancini siamo ripartiti quasi in modo naturale. Tra di noi toccammo le corde giuste e lo stesso dovrà fare Sarri dopo un ko come quello di Como che può lasciare delle scorie, nella speranza che sia solo un incidente di percorso”.
Si aspetta delle mosse dal club a gennaio?
“Se a Sarri compreranno i calciatori che chiede potrà tornare a fare il suo calcio, ma ad oggi è distante per pensarci. E poi non dimentichiamoci che questa rosa per buona parte dello scorso anno ha fatto divertire, aveva un'identità”.
Quindi Baroni meritava un'altra chance?
“Per quello che ha fatto, sì”.
L'Europa è alla portata?
“Difficile. Si sono rinforzate tante squadre che di solito partivano dopo la Lazio come Como, Fiorentina e Bologna. Ad oggi la Lazio è dietro, vedremo”.
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