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RIVIVI IL LIVE | Lazio, Patric: “Rinnovo? Sarri decisivo. Obiettivo Champions”

Patric
Il difensore centrale spagnolo ha preso la parola dal centro sportivo Zandegiacomo dopo l'allenamento mattutino sotto le Tre Cime di Lavaredo

redazionecittaceleste

Nel decimo giorno di ritiro ad Auronzo di Cadore prende la parola Patric. Il numero 4, fresco di rinnovo fino al 2027, si appresta a essere uno dei calciatori più longevi dell’attuale rosa biancoceleste. Alla Lazio dall’inizio dell’estate del 2015, infatti, gode di più anzianità soltanto Radu, in rosa addirittura dal 2008. Ci sarebbe poi Cataldi, considerando anche il percorso nel settore giovanile, ma il centrocampista in questi anni è uscito per vivere esperienze in prestito. Al di là dell’anzianità, però, Patric dovrà lottare in questa stagione per conquistarsi il suo spazio. I titolari infatti saranno sulla carta Casale e Romagnoli, con Gila a contendere al connazionale il ruolo di prima di riserva. Di seguito, intanto, l’intervento in conferenza stampa di Patric.

Sette anni fa la tua prima volta qui, ora hai rinnovato. Quanto sei orgoglioso?

È un orgoglio. Mi sento bene con il gioco di mister Sarri e cercherò sempre di fare il massimo per portare la maglia della Lazio più in alto possibile”.

Quanto è stato importante Sarri per il tuo rinnovo?

È stato fondamentale, ha fatto scattare qualcosa di nuovo in me. Mi ha fatto avere la voglia di allenarmi tutti i giorni dopo un anno difficile tra problemi personali e Covid. Mi ha fatto tornare la gioia di giocare a calcio”.

Ti piace la nuova Lazio?

Ci sono tanti ragazzi con grande voglia di lavorare. Mi piace chi vuole lavorare tutti i giorni. Chi sta da tanti anni qui sa cosa significa indossare la maglia della Lazio”.

Cos'è cambiato in te per crescere anno dopo anno?

La verità è che io cerco sempre di dare il massimo e crescere come persona e giocatore e arrivare a quell'esperienza per essere più maturo in campo. Poi è un piacere aiutare la squadra giocando di più”.

Senti la fiducia della gente laziale? E un parere sui nuovi...

Il calcio è così, ci vedono tante persone e se non si gioca bene arrivano le critiche. Le accetto quando non faccio bene, perciò è un piacere sentire fiducia in questo momento positivo e speriamo che quest'anno andrà ancora meglio. I nuovi li vedo bene. Romagnoli sta curando una pubalgia, ha una grande voglia di essere qui ne abbiamo parlato anche in vacanza. Casale ci può dare una grande mano. Mario l'ho visto giocare, ma è un giocatore forte”.

Nello specifico, cos'ha fatto Sarri per te?

In primis il suo tipo di gioco. Io ero abituato a un 4-3-3 stile Barcellona spostando la palla da dietro aggredendo subito l'avversario. Poi mi ha capito a livello mentale”.

Sui gol presi lo scorso anno...

Fino a Natale lo scorso anno abbiamo preso tanti gol, ma siamo tutto un blocco. Anche l'attacco difende, mister Sarri vuole la pressione alta e se saltano due linee sono problemi e siamo in inferiorità”.

È uno stimolo avere tanti spagnoli in squadra?

Qui cerchiamo sempre di parlare italiano per far apprendere velocemente i nuovi. Pedro? Non ho parole. Quando ero piccolo lo andavo a vedere tutte le domeniche al Barcellona. Guardiola se lo portò dal Barcellona B e face benissimo. Ha un'umiltà incredibile a volte sembra lui il bambino quando gioca”.

Come ti senti fisicamente?

Ho un problema al ginocchio, una iperestensione. Adesso devo cercare di non prendere pillole e riuscire a stare meglio. Nulla di grave, ma quando faccio un passaggio mi fa male. Ho saltato un giorno, meglio così. Non sono un leader, ci sono 5 giocatori forti dietro. Mi devo guadagnare il mio posto, siamo tutti uguali”.

Obiettivi stagionali?

Senza dubbio la nostra lotta è arrivare tra le prima quattro. Ci sono buone squadre, ma puntiamo in alto. Anche per la società è fissato l'obiettivo, siamo prionti mentalmente. Questo è l'obiettivo principale”.