cittaceleste news Lazio, Patrizia Panico: “Dia perfetto per Sarri. Italia? Non serve l’impresa”

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Lazio, Patrizia Panico: “Dia perfetto per Sarri. Italia? Non serve l’impresa”

Lazio: parla Patrizia Panico
Patrizia Panico, ex calciatrice della Lazio, ha parlato del ritorno di Sarri e della semifinale dell'Italia femminile, contro l'Inghilterra
Stefania Palminteri Redattore 

Patrizia Panico, ex calciatrice della Lazio (1993-1996/1998-2003) è intervenuta ai microfoni di Radiosei. L'ex vice-allenatrice dell'Olympique Lione femminile ha parlato del ritorno di Maurizio Sarri e della partita tra Italia e Inghilterra, valida per l'accesso alla finale dell'Europeo femminile. Ecco le sue parole.

“Ho segnato tanti gol. Con la maglia biancoceleste sono stati 223 gol in 280 presenze. In Nazionale, invece, ho fatto 110 reti in 210 apparizioni. Ho rescisso dal Lione perché l’allenatore del club, Joe Montemurro, ha deciso di andare a dirigere l'Australia femminile: non l’ho seguito perché voglio provare l’esperienza da head coach.

Sarebbe un sogno poter allenare in Serie A, ma ci sono tanti pregiudizi. Non si vedono donne in nessuna serie: né in Primavera, né in Lega Pro: per cui, nel massimo campionato italiano, non credo sia al momento realizzabile. Ritorno di Sarri? Mi dispiace per Baroni innanzitutto, che ha svolto un lavoro fantastico, e credo che il nuovo tecnico possa collaudare meglio il gruppo.

Il lavoro in settimana dell'ex allenatore della Juventus potrà essere un grande aiuto quest'anno. Il ritorno del Comandante è un ottimo punto di partenza, ma non può essere uno di arrivo. Il vero risultato lo avremo la prossima stagione: credo che quest’anno si debbano gettare le basi ed entrare in Europa; l’anno prossimo bisognerebbe fare qualcosina in più.

Io parto dal 4-2-3-1 ma mi adatto alle caratteristiche di coloro che ho a disposizione: ora sto studiando il 3-4-2-1. È un modulo per andare a prendere i riferimenti e pressare, molto lontano dalla zona che ama Maurizio Sarri. Penso che Boulaye Dia rispecchi l’attaccante adatto al sistema del mister toscano, anche dal punto di vista caratteriale.

Il Taty Castellanos, invece, è un calciatore molto lezioso, forse troppo. C’è il rischio concreto che il progetto giovani possa naufragare: Isaksen è un giocatore fortissimo ma bisogna vedere se si riesce a ripetere anche con Sarri. L’Italia Femminile potrebbe battere l’Inghilterra: non è la stessa squadra dello scorso Europeo. La rosa non è compatta in difesa e in attacco non splende: non serve l’impresa, anche perché ho visto bene le ragazze di Soncin."